L’Italia Convention Bureau, il nuovo organismo deputato a coordinare la promozione verso l’estero dell’Italia come sede di eventi di ogni tipologia, è nato il 18 giugno a Firenze.
Come presidente è stata eletta all’unanimità Carlotta Ferrari che verrà coadiuvata da un comitato di gestione composto da sette persone: Giacarlo De Venuto e Paolo Mazza in rappresentanza di Asshotel; Paolo Novi in rappresentanza di Federcongressi&eventi; Annarosa Miele e Giorgio Palmucci, in rappresentanza di Federturismo; Alberto Corti in rappresentanza di Confturismo e Giuseppe Roscioli in rappresentanza di Federalberghi.
Le prime dichiarazioni di Carlotta Ferrari sono state molto decise. La creazione di Italia Convention Bureau viene definito come un risultato storico che si pone alla fine di un percorso molto rapido supportato da molte aspettative e adesioni che col tempo sicuramente cresceranno.
Finalmente anche l’Italia ha un organismo che promuove e coordina la sua ricca offerta per eventi e meeting al pari dei più grandi paese europei. Di fatto Italia Convention Bureau è una rete di imprese costituita da Confturismo-Confcommercio, Federalberghi, Federcongressi&eventi, Confesercenti-Assoturismo, Federalberghi, Federturismo-Confindustria in pieno accordo con Enit e con le regioni rappresentate all’interno del tavolo di coordinamento Mice per promuovere l’Italia come sede di eventi da parte della clientela e del pubblico straniero.
L’obbiettivo è quello di favorire il più possibile le opportunità di incremento degli affari promuovendo la destinazione “Italia”, rappresentando l’offerta e diffondendo la cultura del MICE con una adeguata e aggiornata formazione. La partecipazione è articolata per “venues” e “destinazioni“, suddivise su più livelli a seconda delle caratteristiche tecniche e attrattive. Ogni livello corrisponde, a sua volta, ad un grado di contribuzione annua differenziata che parte dai mille euro per le destinazioni minori e può arrivare ai cinquemila euro per quelle maggiori.