Una scusa, un pretesto , una motivazione… La scala valori dei perché se fa una cosa cambia; così, per esempio, scrivere Gloria è, probabilmente, una scusa per parlarvi di me e un pretesto per valorizzare il ritz, ma anche un motivo per soddisfare le mie ambizioni narrative.
Non è una scusa. Non è una falsa giustificazione, attraverso Gloria voglio proprio raccontarvi di me. Qualcuno mi ha scritto che sono una ragazza di sessant’anni che vive paure senza paura… ed è vero, Gloria è come il lettino della psicanalista. Senza esserci mai andata, ma mai dire mai, scrivere è da sempre una valvola di sfogo incredibilmente efficace. Quindi se in alcune pagine questo blog fosse la scusa per… o con la scusa del blog volessi giustificare qualche mia “buccia di banana” spero vogliate pesarlo come un peccato veniale.
Se tutte le scuse sono buone per scrivere, allora è vero che uno dei principali motivi per cui Gloria esiste è che sento sempre il bisogno di spiegare. Pare esista una struttura gerarchica dei bisogni. Esistono: quelli fondamentali direi fisiologici, il bisogno di sicurezze e in questa sfera metterei senz’altro il lavoro e la salute, esistono poi i bisogni sociali o relazionali e infine quello dell’autorealizzazione e del riconoscimento. 
Chi non cerca approvazione? Io vado cercando: affermazione. Gloria non è certo una “tribuna politica” e i contenuti non inseguono “like”. In realtà penso, e vi invito a sconfessarmi, che chi mi legge non lo fa per giudicare, invece, è aperto al dialogo e al confronto, è curioso di nuovi argomenti e condivide punti di vista diversi. Anzi è interessato ai miei e mi segue.
Man mano che trascorrono i giorni e che scrivo queste pagine mi si svelano i motivi e la ragione unica di Gloria che, quindi, abbiamo capito, non è un pretesto se non quando, a volte, giorni sì e giorni no come questo, sembra voler mascherare anche a me stessa il vero obbiettivo: rivelare l’anima di un luogo come il ritz.
