Formaggio: il sigillo di un buon pasto!

“È una cosa romantica dedicare voi stessi, i vostri soldi e il vostro tempo al formaggio.”

Anthony Bourdain

La monticazione è l’alpeggio ovvero il pascolo del bestiame in montagna, il trasferimento nei pascoli in quota dalla primavera all’autunno. A questo punto c’è chi penserà al trekking e chi invece penserà… al formaggio!

A un’ora di strada dall’AbanoRitz, percorrendo la Valdastico, per poi salire i tornanti del Costo fino a 1000 mt dal livello del mare, si arriva all’altopiano di Asiago e poi a quello adiacente del Vezzena. L’altopiano è una montagna “diversa”, ha un suo fascino unico e impreziosito dalla memoria al gusto di formaggio.

Asiago, centro principale dell’altopiano dei Sette Comuni, è sicuramente tra i luoghi che più hanno da dire in Italia, tra i più affascinanti: la terra della prima guerra mondiale, il luogo degli scrittori che ci hanno raccontato l’insensatezza di queste guerre. Le sue foreste due anni fa sono state colpite dalla tempesta Vaia: raffiche di vento a 200 chilometri orari che nei Sette Comuni hanno raso al suolo circa 2.300 ettari di bosco.

Un pezzo di storia di Asiago è sicuramente simboleggiato dal formaggio e più precisamente dal Caseificio Pennar che dal 1927 produce formaggi e latticini di produzione propria, di altissima qualità, creati seguendo i dettami di un rigido protocollo per l’alimentazione sana delle bovine e solo con buon latte di montagna, caglio e sale. Gran Pennar, Pennarone, Tosela Pennar, ma una menzione speciale va dedicata all’Asiago Dop, prodotto di eccellenza.

Confinante, l’altopiano del Vezzena, meno noto di quello di Asiago, 1500 mt sul mare, è ben servito da strade forestali perfette per passeggiare tra boschi, pascoli e malghe. Tra Veneto e Trentino è il formaggio che unisce le diverse provincie valicando i confini amministrativi. Il formaggio tipico della Piana, il Vezzena appunto, è declinato fresco, mezzano, vecchio o stravecchio. Fino ai primi del ‘900, il Vezzena era l’unico formaggio utilizzato in Trentino come condimento su zuppe e canederli. Secondo la cronaca dell’epoca, era anche uno dei formaggi preferiti dall’imperatore Francesco Giuseppe.

Il latte crudo parzialmente scremato viene lavorato con caglio bovino e messo a maturare superando talvolta i due anni di stagionatura. Un formaggio presidio Slow Food, che risulta veramente perfetto accompagnato dall’immancabile polenta.

Vi aspettiamo allora all’AbanoRitz per scoprire questi fantastici prodotti regionali e per essere il vostro punto di partenza per interessanti e escursioni alla scoperta di un territorio ricco di cultura ed enogastronomia.

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