Le donne votino per i partiti che possono fare qualcosa per migliorare la situazione femminile in Italia.
Questo il consiglio che emerge fortemente dalla riunione di Siena del 9 e 10 luglio. Una folla di 2000 persone radunate in Prato S’Antangelo, sotto un sol leone capace di spaventare tantissimi italiani, ma non queste donne che giovani e anziane si sono radunate ancora una volta faticosamente per fare il punto.
Ciò che serve ora è fare rete. Sono 120 i gruppi nati in seguito alla manifestazione del 13 febbraio che hanno fatto loro l’appello che emerge dalle pagine di Primo Levi “Se non ora, quando?”. Se non ora quando un Paese per donne? Hanno parlato molte esponenti femminili della società civile e dei partiti. Le fondatrici e organizzatrici del movimento come Nicoletta Dentico. C’erano la Camusso e la deputata di FLI Bongiorno. C’era la direttrice generale dell’ISTAT che ha delineato un quadro positivo ma su cui occorre ancora lavorare molto.
Si sono fatti emergere i punti positivi: le donne italiane sono istruite, preparate e colte. Ciò nonostante hanno difficoltà a trovare lavoro, sono mediamente penalizzate soprattutto se precarie e madri. (guarda qui il documentario di current-tv su mamme e precariato)Anche quando hanno un lavoro guadagnano molto meno dei maschi.
Vero che qualcosa quest’anno è stato fatto. Le quote rosa nelle aziende, per esempio, fatto tralasciato nella grande riunione di sabato e domenica, è un punto importante a nostro avviso. Ma un passo ancora tutto sommato piccolo, che tocca una percentuale della popolazione ancora piuttosto bassa.
Ciò che le donne di Siena hanno chiesto è stato di non disperdere gli sforzi fatti fin qui. Di creare qualcosa di concreto, soprattutto sul territorio, per modificare la situazione presente. Ciò di cui si è comunque certi è la natura di “movimento” di Se Non Ora Quando. Trasversale ai partiti, questo strumento serve per far ottenere alle donne una vita migliore. Uno degli strumenti scelti dal “movimento” per tenersi in contatto e diffondere le proprie iniziative è proprio la rete web.
Sono una consigliera comunale che sto lottando per avere le pari opportunità tra uomo e donna in giunta comunale e in politica in generale se vi va di conoscere la mia storia contattatemi.Ho fatto anche ricorso al tar per il motivo sopra indicato ma mi è stato rigettato.