Quando è difficile parlare, sta a noi ascoltare

Aiuta a fermare la violenza domestica e le aggressioni sessuali.
Impegnati a dire “mai più”
(nomore.org)

no more

Non è passato certo inosservato e non cadrà nell’oblio della memoria lo spot trasmesso durante l’ultimo SuperBowl, l’evento americano per eccellenza.

Un video che si ispira ad una storia vera, reale, di violenza domestica che fortunatamente si è conclusa nel migliore dei modi.

La NFL ha programmato per tutta la stagione del campionato alcuni minuti pubblicitari dedicati all’associazione anti-violenza domestica “No More”. Un’azione pensata dopo gli eclatanti scandali di alcuni giocatori di football come Adrian Peterson e Ray Nice. Il primo arrestato per avere brutalmente picchiato il figlio con un bastone, il secondo incastrato da una telecamera nascosta di un ascensore nel mentre colpiva brutalmente la fidanzata.

Il video che potete visualizzare qui sotto è stato trasmesso durante il Super Bowl e di conseguenza è stato visto da milioni di telespettatori.

Un video breve ma intenso. Che pur soffermandosi su oggetti e scenari scontati che tutti noi possiamo ritrovare nella nostra quotidianità, quadri, libri, tappeti, piatti sporchi eccetera, attraverso una sopraffina tecnica di montaggio ci dona una messaggio potentissimo ed inequivocabile.

Una signora chiama il 911, il numero delle emergenze negli Stati Uniti, per ordinare una pizza. Per pochi secondi sembra un normale equivoco, ma in un attimo ci si rende conto che di errore non si tratta. Nella realtà sta succedendo qualcosa che sfugge al primo impatto con la chiamata. Dentro la casa da dove sta chiamando la signora si sta consumando qualcosa di triste, tragico e violento.

Il video si ispira a una storia vera di violenza domestica. Che per fortuna si è conclusa bene.
A seguire la traduzione del dialogo tra l’operatore del 911 e la donna che chiama.

OPERATORE: Pronto intervento, operatore 901, dov’è l’emergenza?

DONNA: 127 Brenier

OPERATORE: Ok, cosa succede?

DONNA: Vorrei ordinare una pizza a domicilio.

OPERATORE: Signora, ha chiamato il 911, è una linea di emergenza.

DONNA: Grande, metà salame, metà funghi.

OPERATORE: Ehm, sa che ha chiamato il 911? E’ una linea di emergenza.

DONNA: Quanto tempo ci vorrà?

OPERATORE: Senta Signora, va tutto bene lì? Ha un’emergenza oppure no?

DONNA: Sì

OPERATORE: E non può parlare perchè …

DONNA: Esatto, esatto.

OPERATORE: C’è qualcuno nella stanza con lei? Dica solo sì o no.

DONNA: Sì.

OPERATORE: Ok, dovrebbe esserci un agente a circa un miglio dalla sua posizione. Ci sono armi nella casa?

DONNA: No.

OPERATORE: Può stare al telefono con me?

DONNA: No, arrivederci, grazie.

Come ha spiegato Lisa Topol, direttore creativo dell’agenzia che ha prodotto lo spot, l’idea pubblicitaria è nata durante una conversazione con alcune associazioni anti-violenza domestica, tra cui No More: «Questo tipo di chiamate non sono affatto anomale». In South Carolina, per esempio, uno script molto simile viene utilizzato durante le formazioni degli operatori del 911.

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