L’autodifesa per le donne: boom in Italia

Pare che a Brescia e provincia i corsi di autodifesa per le donne stiano aumentato i propri iscritti.

Non sappiamo se il boom sia legato alla sensazione dell’aumento della criminalità e delle violenze contro le donne oppure a qualche altra motivazione, fatto sta che bisogna prendere atto del fenomeno e cominciare a pensare che anche il sesso debole è in grado di difendersi fisicamente.

E oltre ai tipici oggetti di difesa da tenere nella borsetta, come l’utilissimo spray al pepe, ormai sono sempre più le donne che scelgono di frequentare un corso che possa prepararle ad affrontare un malintenzionato, uno stalker o un molestatore. Non basta un calcio dove non batte il sole, occorrono anche nervi saldi, tempismo e prontezza di reazione. Tenendo presente che l’autodifesa è sempre l’ultima misura da prendere in considerazione. Anche se il violentatore è in casa con noi.

Ecco allora semplici regole per scegliere un buon corso di autodifesa per le donne:

  • mai scegliere un corso in cui le allieve si allenano fra loro (bisogna imparare a misurarsi con degli uomini);
  • gli istruttori devono vestire protezioni adeguate per assorbire i colpi in modo che le allieve possano scaricare sull’avversario tutta la loro forza;
  • diffidate poi dei corsi che tentano di insegnare tecniche complicate: l’importante è che una tecnica sia semplice per poter essere appresa e, soprattutto, applicata in fretta;
  • il corso deve insegnare la prevenzione;
  • deve essere riservato, svolto a porte chiuse;
  • i corsi non devono durare molto: se dura più di due mesi significa che non si imparano tecniche abbastanza semplici e veloci;
  • i corsi non devono insegnare le arti marziali, ma tecniche di uso pratico per difendersi.

Speriamo con questi consigli di aiutare molte di voi a prevenire eventuali violenze da estranei e a scegliere un corso di auto-difesa

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