Come già sapete, le Terme di Abano e Montegrotto sono uniche in Europa per i benefici e le proprietà nella cura e la prevenzione delle malattie reumatiche e artritiche. La fangoterapia termale allevia infatti significativamente il dolore che accompagna alcune malattie dell’apparato osteoarticolare come reumatismi, artrosi e osteoporosi. Le caratteristiche dei nostri fanghi incidono positivamente sulla salute generale riducendo l’assunzione di farmaci. Per questo sono riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale e convenzionate ASL.
L’Argilla del Bacino Euganeo Termale si arricchisce seguendo un processo di maturazione nelle vasche termali. Viene prelevata principalmente dai fondali dei laghi di Lispida e di Arquà Petrarca, sempre facenti parte del comprensorio euganeo, e lasciata poi maturare in acqua termale proveniente dal sottosuolo. Questa arriva a noi dalle Prealpi, dopo un lungo percorso sotterraneo di diversi anni durante il quale la semplice acqua piovana si arricchisce di sali minerali e si riscalda trasformandosi totalmente in acqua ipertermale salso-bromo-iodica.
Le vasche dell’AbanoRitz sono seguite e curate da Paolo, il nostro professionale porta fango. Ognuna è classificata con dei cartellini colorati seguendo così tutto il percorso di maturazione.
Vediamo insieme i diversi momenti di una seduta di fangoterapia accompagnati da Simona, la nostra “fanghina per caso”:
- Simona, in attesa del cliente, miscela il fango lasciandolo così ossigenare e portandolo omogeneamente alla stessa temperatura.
- Il cliente si siede mentre Simona applica il fango in modo da abituare lentamente il corpo al calore (circa 40°).
- Quando il corpo ha preso la giusta temperatura, il cliente si stende e Simona applica il fango sulle articolazioni e le parti interessate.
- Il cliente rimane ben coperto, come in un bozzolo, per circa 20 minuti.
- Simona aiuta il cliente a togliere il fango in eccesso in doccia con acqua termale.
- Il cliente si gode un buon quarto d’ora di bagno termale all’ozono, che aiuta a stimolare la pelle e risvegliare la circolazione dopo la fangoterapia.