Joan Miró a Padova: Materialità e Metamorfosi

Nature morte au papillon, 18 set 1935 Gouache e inchiostro di china su carta 30,5×37 cm, © Fundação de Serralves, Porto

 

Da sabato 10 marzo a domenica 22 luglio 2018, Padova offre un’occasione speciale per vedere i capolavori di Joan Miró, all’interno delle sale di Palazzo Zabarella.

Le opere in esposizione dell’artista spagnolo – pittore, scultore e ceramista – sono ben 85 ed escono direttamente dal Portogallo per la prima volta.
Il curatore Robert Lubar Messeri si dice “particolarmente eccitato e curioso di vedere come risponderà il pubblico italiano e padovano. La location è perfetta, sarà una mostra unica”.

Le opere sono di proprietà del governo portoghese e il loro trasferimento è stato possibile grazie alle ottime relazioni instauratesi con il Ministro della Cultura portoghese Luís Filipe Carrilho de Castro Mendes che ha inaugurato la mostra venerdì 9 marzo. Per la prima volta, quindi, l’importante serie di opere ha potuto lasciare il paese.

 

La Mostra

Materialità e Metamorfosi raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del maestro surrealista.

Le basi della mostra, che spazia lungo sei decenni di attività, sono la naturalezza fisica dei supporti impiegati dall’artista e l’elaborazione dei materiali come fondamento della pratica artistica. Nella sua esplorazione della materialità, Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo. Inoltre sviluppò un innovativo linguaggio dei segni che modificò il corso dell’arte moderna.

La morfologia è il principio operativo del lavoro di Miró: tutto è in uno stato di flusso e cambiamento permanenti. Morfologia intesa non come variazione della forma e della struttura in ambito scientifico, ma come trasformazione lungo il processo interno dei suoi metodi di lavoro.

Nuove sinergie con la mostra di Miró

La mostra in corso fino al 22 luglio a Palazzo Zabarella, in centro a Padova è una tappa che non potrà sfuggire al turista in visita nella Città del Santo o del bacino termale euganeo. Sì perché l’esposizione che sta avendo un grande successo ha portato alla nascita di nuove e interessanti iniziative per promuovere le visite e arricchire l’esperienza con ulteriori contributi culturali.

A seguito dell’accordo di collaborazione del Comune di Abano con la Fondazione Bano, è previsto infatti uno sconto sul biglietto di ingresso per residenti, turisti e studenti.* E proprio gli studenti  dell’Istituto Superiore “Alberti” di Abano saranno impegnati all’interno della mostra nel corner informativo sulla città di Abano Terme per illustrare i benefici dell’acqua termale.

Per i più golosi invece il percorso culturale prosegue al Caffè Pedrocchi che celebra il grande artista surrealista con un menù che unisce l’Italia alla Spagna, nei sapori e nei colori, ma utilizzando prodotti locali.

Una proposta che comincia dai friarelli noti nel sud Italia e anche nella cucina spagnola, passa per il baccalà e la pluma di patanegra, un taglio del maiale simile al sottofiletto tipico della cucina spagnola, per finire con l’immancabile crema catalana.

Protagonista non sarà solo il cibo ma anche i piatti di portata, ispirati a una collezione disegnata dallo stesso Miró.

*Per informazioni sulle modalità, rivolgersi alla Reception dell’Hotel


 

Orari e contatti

Dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00. La biglietteria chiude alle 18.15. Chiuso il lunedì.

Telefono (+39) 049 8753100
Mail info@palazzozabarella.it

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