Com’era cinquant’anni fa, quando ancora le fontane d’acqua ad Abano fumavano, com’era il silenzio denso della nebbia sui Colli Euganei, com’era quando chi prenotava era una Voce e non il suono un po’ fastidioso di una mail o di un sms… Com’era quando si mangiava tutti insieme senza distanziamento e senza privacy… Com’era quando la notte si ballava fino a tardi e poi alle prime luci dell’alba ci si infilava nel caldo e benefico abbraccio del Fango… Com’era quando mia Madre, vera padrona di casa, salutava tutti per nome, Ospiti e collaboratori… io c’ero e, in quegli anni, si viveva al ritmo del Cuore.
In questa lettera di Natale dopo due anni di “senza” chiedo per i miei Ospiti di non essere affamati di Tempo, di poter rallentare perché i riti sono importanti, se non perdiamo il senso dell’Evento che li genera, e, finalmente, il nostro sarà un Natale fuori dall’ordinario, in un luogo che ha il buon sapore della Memoria e il profumo intenso del ritrovarsi, dove non saremo soli perché il Natale resta la nostra speranza di luce, di pace e di Vita piena.
Così, lasciando da parte la nostalgia e i troppi dubbi che mi assalgono, sono consapevole di essere fortunata poiché vivo dove gli altri desiderano passare le Vacanze e son grata ai Turisti che tornano ogni anno e dico loro Grazie perché, scegliendoci, accettano anche qualche nostro sbaglio. Mai come quest’anno li voglio ringraziare per questo dono di Natale che è il mio meraviglioso mestiere.
Ida
Auguri di Buone Feste
Ida e Terry Poletto
& Staff AbanoRitz