20/07/2020

Vorrei ricordare, soprattutto a me stessa, che GLORIA è un’intrigante “plasmazione” tra scrittura e realtà, una fusione di scrittura e vita, di artificio e memoria, di  realtà e fantasia . In un diario, di solito, si preferiscono gli aspetti personali a quelli generali, ma, viste le motivazioni con cui GLORIA è nata, è stato impossibile fare una distinzione netta. Si ereditano molte cose dai propri genitori, ma soprattutto ricordi vivissimi. Ironia della sorte il lockdown mi ha regalato tanto tempo, dono preziosissimo visto che prima sembrava non bastare mai; un tempo speciale però perché, impossibilitata a viverlo fuori, è trascorso solo dentro di me. I sogni come GLORIA si avverano svegliandosi a nuovi pensieri e resta, a tutti gli effetti, un’operazione estetica e insieme intima per quanto sconnessa e a volte dolorosa, ma del tutto appagante perché GLORIA mi ha permesso di essere, contemporaneamente, spettatore, attore e trama.

One Comment

  1. Madame Verdurin

    Anche io come te, Ida, credo che la scrittura sia sempre vivificante, in ogni sua forma, dalla più impegnata alla più ludica. Per chi scrive certo è sforzo, tempo, fatica e impegno, ma è anche divertimento, soddisfazione e relax.

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