#Vigneti e #Botti meglio della #Toga

Silvia abbandona la toga per diventare #imprenditrice del #vino

 

prosecco quota 101

 

Ha 33 anni la protagonista di questa storia. Silvia Gardina, originaria di Rovigo, fino al 2010 aveva di fronte a sè una carriera come avvocato ma, nonostante la pratica in corso in uno studio legale, la magnificenza dei Colli Euganei l’ha letteralmente rapita!

Ed ecco che Silvia ha deciso di abbandonare la carriera forense e trasferirsi nella campagna collinare euganea dove ha acquistato, assieme alla famiglia, una tenuta nella quale, fin dalle gestioni precedenti, si produceva vino. Inizia l’avventura tra vigneti e botti nell’azienda “Quota 101” www.quota101.com.

quota 101

L’innamoramente della magia dell’uva si accompagna ad un’altra fatastica novità. Durante la prima vendemmia Silvia scopre di essere in dolce attesa di Viola. Un evento, quello della nascita di Viola, che ha reso ancora migliore la scelta di dedicarsi al nuovo lavoro: una nuova concezione di responsabilità e attenzione che ha fatto in modo che ogni scelta di Silvia fosse atta a perseguire principi per rendere i prodotto dell’azienda biologici e di qualità.

silvia gardina“Quota 101” è la prima azienda vitivinicola padovana che ha ottenuto la certificazione “Biodiversity friend” con la quale viene attestato il rispetto per l’ambiente da parte degli imprenditori che utilizzano, per la produzione, il metodo biologico.

Silvia si occupa dell’azienda sotto ogni punto di vista. Nella giornata “tipo”, dopo la colazione con Viola, Silvia corre in cantina per delinare le azioni da svolgere con gli operai, con l’enologo e l’agronomo. Il pomeriggio è dedicato alle pratiche burocratiche. Ovviamente un grande sostegno le deriva dall’aiuto del padre, specie nella parte amministrativa. Anche la madre e la sorella le danno man forte per quanto riguarda la presenza e partecipazione attiva a fiere ed eventi.

La programmazione e lo spazio minimo dato all’improvvisazione sono gli elementi che caratterizzano il modo di agire di Silvia. Una donna che ha maturato e consolidato sul “campo” le conoscenze che stava acquisendo in fase teorica durante la prima parte della sua attività imprenditoriale.

Una donna che approfondisce le tecniche economiche migliori per gestire un’azienda vitivinicola anche grazie al contributo della Regione Veneto che le ha permesso di frequentare un corso specifico per otto mesi. Studiare bilanci, business plan, rapporti col personale e strategie aziendali, il tutto con approfondimenti relativi alla viticultura, coltivazione della vite, cicli biologici, enologia e vinificazione le hanno permesso di costruire un percorso che la sta facendo diventare un’imprenditrice completa con un’azienda che, sicuramente, può rappresentare un modello imprenditoriale da imitare.

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