Una Biennale al femminile

“Stai camminando sopra una sterminata foresta capovolta, stai passeggiando sopra un incredibile bosco alla rovescia.”

Tiziano Scarpa

127 anni di storia ci porta alla 59sima edizione della Biennale di Venezia, nuove tendenze e progetti innovativi del mondo dell’Arte che quest’anno porteranno alta l’unicità di artisti da tutto il mondo riflettendo la loro visione e la nostra società. Curata da Cecilia Alemani, la Mostra d’Arte di Venezia apre le porte il 23 Aprile (pre-apertura 20, 21 e 22 Aprile). Questa edizione della Biennale era inizialmente prevista per il 2021, poi spostata per le diverse regole di prevenzione e contenimento in seguito all’emergenza sanitaria globale.

Cecilia Alemani, classe 77, è una curatrice italiana residente a New York. Laureata in Filosofia a Milano, consegue il master in Studi Curatoriali a New York presso il Bard College. Tra i lavori più significativi, dal 2011 supervisiona l’High Line Art Program: un progetto molto importante, in uno spazio pubblico insolito, che la porta a contatto con diversi artisti di fama internazionale permettendole di organizzare anche esposizioni per giovani talenti emergenti. Da qui nasce Frieze Projects, sito curato da lei stessa tra il 2012 e il 2017, una piattaforma no profit che porta alla luce nuove produzioni di artisti emergenti e ricostruzioni di mostre storiche. Nel 2017 è proprio Cecilia Alemani la curatrice del padiglione dell’Italia alla Biennale e oggi dell’integrità della stessa: una tra le mostre d’arte più conosciute al mondo.

Il Latte dei Sogni è il nome scelto da Alemani per questa edizione della Biennale. Un titolo ispirato a un libro di favole di Leonora Carrington, definita da Dalì come “la più importante artista surrealista donna”. La copertina del libro e i disegni bambineschi nascondono favole in realtà grottesche, irrazionali, inquietanti e oniriche.

Cecilia Alemani, nella preparazione della Biennale, ha avuto incontri e conversazioni con diversi artisti che hanno evidenziato il sentimento di minaccia all’umanità di questo momento storico immaginandosi una condizione futura e mettendo in discussione la visione moderna dell’essere umano. Ne sono nate tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; i legami che si intrecciano tra i corpi e la Terra.

61 nazioni e più di 200 artisti dei quali più dei due terzi non ha mai partecipato alla Biennale di Venezia prima. Inoltre, per la prima volta, la Biennale presenta una grande maggioranza di artiste donne e soggetti non binari: questa scelta riflette il panorama internazionale di una società moderna altamente creativa, oltre a un decisivo ridimensionamento del ruolo maschile nella cultura attuale. Dal Padiglione Centrale ai Giardini fino alle Corderie, dalle Artiglierie alle Gaggiandre fino all’Arsenale vi aspettano opere contemporanee e inedite.

Da Abano Terme si è a Venezia in soli 40 minuti di treno o 45 minuti in auto. Un’ottima idea di escursione durante la vostra vacanza: una parentesi culturale unica, per poi rituffarsi nel relax dell’AbanoRitz e del nostro centro benessere termale.

Vi aspettiamo!

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