Il turismo sostenibile per i disabili: ne discutiamo insieme.
Generalmente la parola “vacanza” evoca nell’immaginario collettivo scenari di luoghi esotici e paradisi incontaminati molto frequentemente irraggiungibili sia per motivi logistici che per limitata disponibilità economica. L’ avvento del web, coniugando economicità e risparmio di tempo nei contatti, uniti ad una congrua estensione dell’offerta turistica, ha indubbiamente prodotto un abbattimento delle barriere di fruibilità di alcune tipologie di vacanza da parte delle fasce sociali più deboli o con minori risorse economiche.
Lo proposta progettuale vuole mettere in evidenza che ancora oggi per una fascia sociale spesso “dimenticata”, perché silenziosa e mai pretenziosa (il mondo della disabilità), qualsiasi tipo di “vacanza” rappresenta in molti casi un percorso ad ostacoli dall’esito incerto, sia che si parli della trasvolata intercontinentale che della gita fuori porta.
Alla luce di tale incontestabile realtà, il progetto si prefigge di fornire idee, strumenti e supporto strategico, mettendo nel contempo a disposizione delle strutture pubbliche e private del settore il proprio know how in materia.
Obiettivo secondario, ma non meno importante, è quello di sensibilizzare le realtà produttive del territorio ad attrezzarsi per un turismo sociale che tenga conto di un bacino di potenziale clientela molto spesso sottovaluta e ritenuta “di scarsa redditività”.
Con l’occasione si proporrà alle strutture di assistenza ed alle famiglie interessate, una tipologia di vacanza lontana dallo stereotipo collettivo e sicuramente più facile da fruire sia dal punto di vista logistico che economico: la”vacanza a chilometri zero”. Missione possibile, grazie alla vastità di siti da visitare nel comprensorio padovano (Colli Euganei, bacino termale ecc.) ed alle rispettive strutture ricettive, che si distinguono per l’attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche.