Passi avanti nella lotta contro il tumore al seno. Il Parlamento ha infatti approvato all’unanimità con 457 voti la mozione sullo screening mammografico voluta da Salute Donna onlus, da anni impegnata nella campagna di sensibilizzazione sul tumore al seno “Breast Friends for life” e nell’importanza dell’informazione e della diagnosi precoce.
“La mozione – afferma l’associazione in una nota stampa – impegna il Governo a considerare il tumore al seno una patologia sociale ed il contrasto della malattia una priorità per la salute pubblica, a monitorare con attenzione e continuità l’andamento dei programmi di screening mammografico su tutto il territorio nazionale e a premiare le Regioni che evidenzino maggiore efficacia ed efficienza nella realizzazione di programmi di diagnosi precoce del tumore al seno”. Il Governo si impegna inoltre ad accelerare il ddl per istituire i registri tumori e a predisporre un progetto nazionale per la prevenzione e la diagnosi precoce.
Da sottolineare il perdurante squilibrio fra Centro-Nord e Sud Italia: nella prima macroaerea, fra il 70% e l’82% delle donne sono invitate ad effettuare i controlli, contro il dato di Sud e Isole dove questo indicatore supera di poco il 27%.
Ha commentato il presidente dell’associazione Annamaria Mancuso: “Salute Donna è orgogliosa del successo ottenuto con l’approvazione all’unanimità della mozione da parte del Parlamento perché è il frutto del lavoro e dell’impegno che sono stati profusi in questi anni e perché è la dimostrazione che davanti ad un argomento importante come la lotta al tumore al seno non esistono schieramenti politici. L’approvazione della mozione rappresenta solo un primo obiettivo raggiunto grazie anche all’Onorevole Carlucci, prima firmataria della mozione – prosegue Mancuso – ora i traguardi futuri sono connessi all’attuazione in tutte le Regioni d’Italia di programmi di screening effettivamente efficaci ed efficienti, per consentire a tutte le donne italiane le stesse possibilità di prevenire ed eventualmente affrontare in tempo la malattia”.
(Fonte: Help Consumatori)