Triathlon femminile: intervista a Gabriella Pico Winteler

Lei pratica il Triathlon, si chiama Gabriella Pico Winteler e la possiamo classificare facilmente come una super-mamma.

Tre figli, 46 anni, pratica il triathlon dal 1999 e definisce lo sport che pratica salutare, divertente e capace di dare molte soddisfazioni. Virtuose l’ha intervistata. Pubblichiamo di seguito parte dell’intervista che potrete trovare integralmente sul magazine Virtuose:

Come è cominciata questa avventura?
Ho sempre amato correre poi, per problemi alle ginocchia, ho imparato anche a nuotare.
Con il triathlon ho cominciato per gioco nel 1999 partecipando ad una gara femminile a Zurigo in una distanza cortissima, successivamente, in questi 11 anni, ho aumentato le distanze un po’ alla volta. La mia preferita è la cosiddetta gara 70.3 (il totale delle miglia percorse in gara nuotando, pedalando e correndo) che si svolge ogni anno in giugno a Rapperswil, sul Lago di Zurigo in Svizzera. Ho partecipato per 3 anni consecutivi qualificandomi ogni volta per la finale, cioè i Campionati Mondiali di 70.3 (mezza distanza Ironman) a Clearwater, Florida, piazzandomi al sesto posto alla finale nel 2009. L’anno scorso ho finalmente “osato” gareggiare un Ironman intero, senza mai aver corso una maratona. E’ andata abbastanza bene, la tratta in bici e quella podistica sono filate via lisce, mentre il tempo impiegato nel nuoto mi ha delusa molto e da qui la decisione di riprovare quest’anno cercando di fare meglio e riuscire a salire sul podio. Che mi qualificassi, come seconda, per le Hawaii, mai e poi mai l’avrei immaginato!

Cosa conta di più in questo sport?
Conta la forza di volontà, la mente aiuta moltissimo, anzi è fondamentale. Poi mi sostengo anche con lo yoga: faccio meditazione quando posso. Mi do degli obiettivi per andare avanti e questo conta molto. Mi piace inoltre il fatto che siano tre discipline diverse in cui non sono messi alla prova solo i piedi o solo le ginocchia, ma tutto il corpo.

Cosa si sente di suggerire a chi è tentato di affrontare questo sport?

Il mio messaggio personale è un’incitazione a tutti di provare questo sport, che oltre ad essere salutare è anche un gran divertimento. Ci sono sempre più persone, di tutte le età, che osano cominciare perché ognuno può scegliere la distanza che più gli si addice. Le categorie si dividono in gruppi da 5anni, per esempio dai 40 ai 44, il più giovane ha 18 anni e il più anziano ne ha 80! Arrivare al traguardo (qualsiasi sia la distanza), porta una soddisfazione immensa e fa voglia di continuare e continuare e continuare

Tutta l’intervista in pdf è scaricabile da questo link: Donne_di_ferro

One Comment

Offerte AbanoRitz