Sempre più consiglieri digitali in rosa

Il legame tra donne e impresa si fa più forte negli ambiti digitali: in aumento le quote rosa di Digital Board Director

business woman digital

 

Nelle imprese come nelle case la connessione a Internet è ormai un servizio indispensabile e le donne si rivelano all’avanguardia nella tecnologia. Se da un lato, nelle case, le italiane mettono consapevolmente le offerte adsl a confronto per risparmiare sulle utenze telefoniche, dall’altro, nelle aziende, esse svolgono sempre più spesso il ruolo fondamentale del Digital Board Director.

Come rilevano gli studi di Russel Reynolds relativi a donne e impresa su 300 società attive nel mondo, infatti, questa figura è sempre più spesso tinta di rosa. Se in generale, nel biennio 2010-2012, i Digital Board Director sono quasi raddoppiati come membri del consiglio di amministrazione esperti in marketing digitale e social media, le donne rappresentano ben il 31% di questi.

La figura del Digital Board Director, d’altronde, è di recente definizione nel panorama aziendale e consiste in un consigliere non esecutivo ma top management che possa consigliare e indirizzare l’azienda grazie alla sua capacità di spaziare all’interno del mondo digitale. E tra i digital non-executive directors più creativi e al passo con le innovazioni risultano proprio le donne.

I settori più interessati dal fenomeno che vede stringersi il legame tra donne e impresa e la parallela diffusione della figura nel consiglio di amministrazione sono principalmente quello della tecnologia, con il 48% delle aziende dotate di Digital Board Director, quello dei consumi, 42%, quello dell’assistenza sanitaria, 39%, quello dei servizi finanziari, 13%, e, infine, quello dell’industria, 4%.

In generale, poi, i Consigli di Amministrazione delle 100 più importanti aziende europee risultano molto meno digitalizzate di quelle attive negli Stati Uniti. Il 24% di quelle statunitensi ha infatti due Digital Board Director attivi contro un misero 4% per le aziende europee. Le più all’avanguardia nel digitale, anche in Italia, sono le società globali o multinazionali, specie nei settori della tecnologia avanzata e del lusso accessibile.

Oltre al connubio donna e impresa, il caso dei Digital Board Director registra un secondo dato straordinario che riguarda l’età dei consiglieri chiamati a ricoprire tale ruolo. L’età media di queste figure è dunque di 51 anni e essi risultano sì più giovani di almeno una decina d’anni del resto dei consiglieri, ma a differenza di quanto si possa pensare solo il 4% ha meno di 40 anni e pochissimi sono i casi di nativi digitali.

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