Referendum 2011: il pericolo si chiama quorum

Il quorum del 50% +1 dei votanti è il vero pericolo del referendum 2011.

"Referendum 2011"Se vince il fronte degli indifferenti, questo Paese è già morto, oppure no? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere.

Cos’è esattamente il quorum? Rappresenta il numero di votanti minimi che devono recarsi alle urne per un referendum perché questo risulti valido. Se infatti il numero di firme da raccogliere è basso per la richiesta di un quesito referendario, non lo è il numero di voti da raccogliere per far abrogare delle leggi.

Compito dell’opposizione e del fronte del sì è, ad oggi, quello di far votare circa 25 milioni di italiani, fra votanti in Patria e all’estero. Impresa molto più che ardua, soprattutto se si pensa che all’estero ancora non hanno ottenuto delle schede valide per la votazione. Sono circa 3 milioni i votanti che attualmente risiedono all’estero e hanno la possibilità di votare da lì.

I quesiti sono sicuramente di importanza capitale per il futuro del nostro Paese e non solo per l’immediato. Il fatto che il fronte del no punti a non raggiungere il quorum la dice lunga sulla paura che fanno questi referendum. Il mancato raggiungimento del quorum non solo vanificherebbe gli sforzi di quanti si sono prodigati per il bene comune ma:

  • Farebbe sprecare 300 milioni di euro, cifra che, lo ricordiamo, il governo ha deciso di buttare evitando l’accorpamento di elezioni amministrative (di fatto perse dal centro destra) e votazioni per i referendum 2011;
  • Farebbe in modo che l’acqua possa diventare, in tutta Italia, un bene gestito da privati e  quindi soggetto alle vicissitudini del mercato e alle esigenze degli investitori con notevoli aumenti della bolletta;
  • Farebbe in modo che vengano buttati miliardi di euro di investimento in un’energia, quella nucleare, su cui l’Italia è fortemente in ritardo e che comunque non darebbe frutti per i prossimi vent’anni, stornando quei soldi da altre forme di investimento ad oggi più utili: energie alternative in testa.
  • Farebbe sì che la classe politica possa imporsi ancor più come casta, evitando la giustizia, almeno per ciò che concerne i governanti, impedendo di fatto che questi possano essere giudicati nel corso del loro mandato, per crimini compiuti prima o durante l’esercizio della loro carica.

Inutile dire che il futuro di questa Nazione si gioca anche all’interno delle postazioni elettorali con le matite che metteranno una croce sul si o sul no. Snervante è però il fatto che si debba giocare tra quanti fra gli “italiani” preferiscono andare al mare e quelli che sono per l’ennesima volta chiamati a rispondere al loro senso civico.

Se vince il fronte degli indifferenti, questo Paese è già morto, oppure no? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere.

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