Prestiti per imprese: buone notizie per donne in carriera e le start up

Businessman holding a bunch of money.

Il regalo più bello che le donne con in mente una start up potessero ricevere? Ecco i migliori prestiti per imprese che finanziano le grandi idee al femminile.

Da diversi anni si fa un gran parlare delle cosiddette start up e della voglia di dare nuova linfa al mercato delle imprese. Parlando di creatività e immaginazione, ecco che viene quasi naturale parlare di quelle donne che cercano di realizzare la propria idea di impresa e che di conseguenza si avvicinano alle banche per valutare le migliori opzioni di prestito, in grado di fornire le liquidità necessarie. Va bene l’idea della casa, ma bisogna certo anche pensare a procurarsi i mattoni per realizzarla. Per far questo è necessario avere in mente le esigenze cui il finanziamento dovrà rispondere: un momento di valutazione necessario che consentirà di capire quale tra i prodotti di Compass o quelli di Findomestic, Intesa San Paolo e così via potrà essere la soluzione più adatta per il nostro desiderio di innovazione.

A puntare sulla creatività anche al femminile sono non solo le agevolazioni statali, ma sempre più anche le stesse banche erogatrici di prestiti, che si mettono a disposizione di giovani idee sebbene il periodo non sia dei più floridi dal punto di vista dell’ottenimento del credito. Per poter correre in aiuto delle donne che vogliono realizzare la propria idea di impresa innovativa ecco una rapida panoramica delle soluzioni che le diverse finanziarie stanno proponendo in questi giorni: una vera ventata di aria fresca e un’opportunità di affermazione, sostenuta e avviata da “Decreto Crescita 2.0” e le varie leggi di conversione che hanno collaborato allo sviluppo di una nuova normativa in merito.

Si parte con le varie Banche di credito cooperativo, che mettono sul piatto il progetto “Buona Impresa!”, un invito all’eccellenza e un augurio erogato in più di 2mila sedi Bcc e Casse Rurali.

Per le giovani universitarie che stanno cercando di mettere a punto l’impresa ideale, Banca Marche offrirà tra pochi mesi un’offerta di prestito per start up, in sinergia con le Università del territorio e gli incubatori d’impresa, ovvero quelle organizzazioni che si occupano di accelerare i processi di definizione e sviluppo di nuove idee. Un progetto che va a proseguire l’operato dell’iniziativa “YouStartup!” lanciata nel 2012.

Sulla stessa linea d’onda il progetto di Ing, che si rivolge alle future imprenditrici proponendo un concorso dove presentare le proprie idee e sperare in una premiazione che ne confermi l’innovatività.

Per concludere questa selezione di iniziative legate allo sviluppo di incubatori d’impresa, ecco la proposta di Banca Sella, che offre la possibilità per le donne in cerca di finanziamento “My project”, un prestito chirografario, che non chiede garanzie specifiche per la sua sottoscrizione per un certo periodo di tempo: di certo una soluzione che agevola il processo di sviluppo di un’idea innovativa. Nel caso di “My project” si tratta di un prestito con durata massima di 72 mesi, coadiuvato dall’azione dell’acceleratore SellaLab a Biella. Importante anche la voglia di agire sul fronte dei fondi di venture capital da parte del gruppo, che testimonia un interesse particolare per la causa della nuova imprenditoria.

Importante anche l’azione di Credem, che si muove di pari passo con il Fondo europeo per gli investimenti: insieme hanno stanziato 80 milioni, di cui il 50% è garantito dal Fondo. A parlarci dell’iniziativa a sostegno delle piccole e medie imprese è Massimo Arduini, il responsabile marketing & business imprese di banca Credem, che parla di un 10% di garanzie destinato a finanziare le start up migliori e più innovative.

Ubi Banca si conferma un alleato importante delle imprese, riferendosi anche a quelle più “nuove”: i suoi finanziamenti, ancora a disposizione anche delle giovani imprenditrici, dal maggio 2013 sono riusciti a realizzare i desideri di oltre 700 sognatori d’impresa.

Ecco poi le iniziative di Intesa San Paolo, che ha deciso di investire nel progetto “Atlante”, un sistema di fondi di cui fa parte “Atlante Seed”, interamente destinato a alimentare i sogni delle ragazze che vogliono fare impresa in momenti così duri. I numeri di Intesa San Paolo in questo campo sono forti: dati i natali a 62 investment forum, ecco che il gruppo ha permesso ad oltre 450 start up di mettersi in contatto con più di 5mila imprese e investitori.

CheBanca! e Unicredit puntano invece molto sulla formazione delle anime imprenditrici di questo Paese. Per la banca giovane del gruppo Mediobanca, ci riferiamo a start up nel campo delle tecnologie e della finanza, coinvolte nel concorso “Gran Prix” (fine iscrizioni il 21 maggio) in collaborazione con Politecnico di Milano e StartupItalia!

Unicredit invece si fa avanti con Unicredit Start Lab, per supportare con formazione adeguata e servizi di incubazione le aspiranti imprenditrici dei settori delle nanotecnologie, digitale, energie rinnovabili e life science.

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