Il prossimo semestre si preannuncia complesso per l’intero comparto dell’ospitalità, dal mare alla montagna, dai laghi ai centri termali. La primavera non sta confermando le attese, complici le incertezze su tutti i versanti: politici climatici e finanziari. I ponti primaverili hanno avuto risultati altalenanti, e chi lavora con una clientela internazionale risente di una domanda in calo: meno americani, meno inglesi e, soprattutto per questo nostro territorio, meno tedeschi.
Il turista italiano dimostra sempre più attenzione al rapporto qualità/prezzo ovvero il prezzo alto non è più una garanzia premiante. La domanda è incerta, le prenotazioni rallentano, e gli ospiti cercano sempre più valore, flessibilità ed esperienze significative, capaci di migliorare la propria qualità di vita.
In questo scenario, l’ufficio prenotazioni assume un ruolo centrale. Una prenotazione non è mai solo un’email, una telefonata o un click: è il risultato di un processo ben strutturato, portato avanti da professionisti. L’accoglienza non inizia dal front ma parte dal back office, grazie all’ufficio prenotazione e allo staff del “ricevimento”.
Nel cuore operativo del booking, tra telefoni che squillano, schermi che lampeggiano e lingue che si sovrappongono, l’addetto deve sapersi muovere con prontezza ma sapendo ascoltare. Ogni richiesta cela un mondo di desideri ed esigenze. Solo comprendendoli si può proporre un upselling mirato e consigliare extra con credibilità, grazie anche al supporto di tecnologie efficaci ma discrete.
Il booking oggi vive tra tradizione e innovazione: da un lato preserva l’arte dell’ospitalità, dall’altro si confronta con strumenti moderni come le tariffe dinamiche, il marketing personalizzato e la gestione dei canali diretti. Proprio questi canali vanno presidiati elaborando offerte su misura e intercettando nuovi segmenti in crescita, come le famiglie e/o gli over 65 attivi: due target sinergici.
L’ospite over cerca più di un soggiorno piacevole: desidera esperienze che abbiano un impatto sulla salute preventiva e sul benessere attivo. In questa direzione, proposte come il senior living rappresentano bene la nostra realtà termale. La prevenzione, la cura e la longevità non sono più semplici trend, ma veri e propri driver di scelta.
La vacanza non è solo una pausa: è un investimento su sé stessi. E in questo contesto, l’AbanoRitz non offre soltanto ospitalità. Offre cura, termale naturalmente.