#Bellezza, l’ultimo trend: non più ringiovanire, ma cancellare la stanchezza dal volto.
No-Stress Lift, il metodo messo a punto da Patrizia Piersini, medico estetico torinese, è un insieme di trattamenti per eliminare l’aria stanca e preoccupata in modo soft e con risultati naturali
Più che ringiovanire, l’ideale è avere un’aria più fresca e riposata. E ciò rappresenta la richiesta più frequente da parte dei pazienti, tanto che un medico estetico di Torino, Patrizia Piersini, ha messo a punto una sinergia di trattamenti per cancellare l’espressione stanca, il “No-stress lift”.
“Sono sempre di più i pazienti che negli ultimi tempi mi chiedono soluzioni non tanto per sembrare più giovani, quanto per apparire meno stanchi in modo naturale” – afferma Piersini – “Ci sono elementi che accentuano questa impressione, in particolare le rughe verticali del volto, ma anche le occhiaie, la linea mandibolare non più definita e le cosiddette rughe della marionetta, ossia quelle che si formano agli angoli delle labbra dando un aspetto triste e arrabbiato”.
Una soluzione soft è il “No-stress lift” che permette di risolvere il problema in poche sedute, grazie alla combinazione di tecniche diverse: “Il “No stress lift” racchiude una serie di trattamenti, diversi da paziente a paziente ma tutti mini-invasivi, che hanno l’obiettivo di dare al viso un’espressione meno stanca e preoccupata” – spiega la dottoressa – “Bastano una o due sedute della durata di un’ora, da ripetere un paio di volte all’anno, per cancellare i segni di stanchezza dal viso e ottenere un’espressione più rilassata, più distesa. Il trattamento può essere eseguito anche nella pausa pranzo, in quanto non sono necessari tempi di recupero”.
A richiedere questo tipo di trattamento sono donne dai 40 anni in su e, sempre più, anche gli uomini. “Si tratta di persone che si sentono grintose e in forma e che guardandosi allo specchio non si riconoscono più nella propria immagine riflessa: dal medico estetico cercano un aiuto per trovare un aspetto più gradevole e che sia più corrispondente a come si sentono. Molti, soprattutto uomini, lo richiedono perché sul posto di lavoro si ritrovano a competere con colleghi più giovani e vogliono quindi dare un’immagine di efficienza. Cercano una soluzione per sembrare meno stressati, meno pessimisti, meno arrabbiati ma senza ritocchi artificiosi o troppo evidenti, e senza doversi assentare dal lavoro” afferma sempre Piersini.
Il “No-stress lift” comprende una sinergia di interventi mini-invasivi con risultati naturali. “Tra i segni d’invecchiamento più diffusi, che contribuiscono maggiormente a dare un’aria arrabbiata e preoccupata, ci sono le rughe verticali del viso ed in particolare quelle tra le sopracciglia e le nasogeniene” – spiega il medico estetico torinese – “Per le rughe della glabella, cioè quelle tra le sopracciglia, la soluzione ottimale è il botulino che serve ad illuminare e aprire lo sguardo e a cancellare questi segni, che danno solamente un’aria preoccupata, depressa, arrabbiata. La nuova tendenza è ottenere un risultato di maggior distensione senza bloccare completamente il movimento e pertanto dando un risultato estremamente naturale, non artefatto. Per la correzione delle rughe nasogeniene e delle rughe agli angoli della bocca, che tendono a conferire un’aria triste (la cosiddetta “smorfia della marionetta”) si utilizzano filler a base di acido ialuronico in grado di integrarsi nei tessuti e rendere la ruga meno segnata ma senza l’antipatico effetto del cordoncino. Sempre seguendo la “regola aurea” della naturalezza. Spesso si interviene anche sugli zigomi, evitando effetti esagerati o a cuscinetto, ma solo per ridefinire i contorni e dare al viso un aspetto più teso, liftato, slanciato. E sempre per ottenere un effetto più disteso non bisogna dimenticare la linea mandibolare che con il tempo risulta meno definita e conferisce un’espressione appesantita: se il problema è di una certa entità, si procede prima con l’inserimento di fili con effetto tensore, una sorta di soft lifting ambulatoriale non invasivo, e poi, in una seconda seduta a distanza di un mese, con iniezioni di idrossiapatite di calcio, sostanza che ridà compattezza ai tessuti e migliora ulteriormente la tonicità. In alternativa, per chi teme gli aghi, è possibile stimolare la produzione di collagene ed elastina con la radiofrequenza, utile per compattare cute e sottocute. Altra zona critica sono le occhiaie, un’area delicata in cui si agisce con un filler specifico a base di acido ialuronico, vitamine, aminoacidi e antiossidanti, in grado di rendere lo sguardo più fresco e riposato. Inoltre, stimolando i fibroblasti a una maggior produzione di collagene ed elastina, nel tempo favorisce un leggero ispessimento della pelle che apparirà, di conseguenza, meno segnata e scura”.
Dopo questi trattamenti, che si possono effettuare nella pausa pranzo e richiedono un minimo dispendio di tempo, è possibile tornare immediatamente alle proprie attività sociali o lavorative. Costo indicativo dei trattamenti variabile a seconda della tecnica impiegata: dai 300 ai 600 euro.
Patrizia Piersini (www.patriziapiersini.com). Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, ha conseguito il diploma di Esperto in Medicina Estetica e quello di Perfezionamento in Laser Chirurgia alla Scuola Superiore di Medicina Estetica di Milano. Ha frequentato corsi di aggiornamento in peeling, filler e laser negli Stati Uniti. È stata responsabile del Servizio di Medicina Estetica dell’Ospedale Koelliker di Torino. I suoi campi di specializzazione riguardano gli impianti di filler, i peeling chimici, la laserterapia, la dermocosmetologia, la terapia anti-aging, la biostimolazione, le terapie della cellulite e delle adiposità localizzate. Ha presenziato come docente al Corso di perfezionamento in “Chirurgia Estetica e Medicina Estetica” all’Università degli Studi di Torino. È docente presso la Scuola di Medicina Estetica dell’Agorà di Milano.