#Mutuo casa, chi lo paga dopo il divorzio?

In Italia il 22,6% delle coppie divorziate sta ancora pagando il mutuo casa. Condizioni migliori al nord ovest dove le donne sono più indipendenti.

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Molte coppie alla ricerca di una casa affrontano la decisione di ricorrere o meno a un finanziamento e si imbattono nel problema di come calcolare la rata del mutuo per trovare i tassi più convenienti e risparmiare. Si tratta di una spesa che, soprattutto in tempi di crisi economica, pesa moltissimo sul bilancio di chi rimane single che fa molta fatica ad ottenere un nuovo mutuo casa. Per trovare i finanziamenti per la casa più convenienti, infatti, si possono confrontare varie offerte, ma le banche sono sempre meno generose con i single e le persone cha hanno appena divorziato e stanno ancora pagando il precedente mutuo.

Secondo una ricerca di Demoskopea, commissionata dal portale Immobiliare.it, infatti, oggi in Italia ben 610 mila coppie divorziate stanno ancora pagando le rate del mutuo.

È una situazione che riguarda, come detto, 610 mila divorziati fra uomini e donne, equivalenti al 22,6% del totale e la percentuale sale fino al 54,7% solo un anno dopo il divorzio. La metà di coloro che cercano un nuovo mutuo dopo il divorzio riceve un “no” da parte dalle banche ed è costretto a ripiegare su un affitto o peggio a tornare a casa dei genitori. Tuttavia le condizioni post-divorzio variano da regione a regione e va meglio a chi abita nel nord ovest del Paese.

In regioni come Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, infatti, solo il 34,3% dei divorziati dichiara di soffrire economicamente le conseguenza della separazione coniugale. Probabilmente, questo è dovuto a un tasso di ricchezza più alto e diffuso in queste zone, ma sicuramente anche al fatto che in queste regioni ci sia un alto tasso di donne lavoratrici e una differenza minore di stipendi fra uomini e donne. Anche le donne, quindi, godono di una forte indipendenza economica e possono acquistare una nuova casa.

Nel resto del Paese, invece, la situazione è più grave e ben il 42,2% dei divorziati denuncia una condizione economica peggiorata dopo la separazione. Come detto, tante sono le coppie costrette a pagare ancora il vecchio mutuo casa e i soldi per un nuovo acquisto non ci sono. Questa è la motivazione per cui, secondo Immobiliare.it, ancora il 57,8% dei separati dichiara di abitare ancora sotto il tetto coniugale.

“La fine di un matrimonio è uno degli eventi psicologicamente più provanti – ha commentato Carlo Giordano, ad di Gruppo Immobiliare.it – e purtroppo ad esso sono spesso legate altre questioni da gestire, come il diritto di continuare a vivere nella casa coniugale o la difficoltà di riuscire a far fronte ad un nuovo acquisto o all’affitto di un altro appartamento”.

Fra i problemi delle coppie divorziate, ovviamente, ci sono anche quelli relativi alle pratiche di separazione legale, con tutte le conseguenti spese per avvocati e notai. Secondo i dati diffusi da Demoskopea, in media servono 5 anni per mettere fine alla diatriba matrimoniale e il tempo non è un alleato per i conti di queste persone.

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