Forse non sapete, care amiche, che i musei civici di Venezia a Ferragosto sono aperti e che è possibile visitarli. Ecco allora una rapida carrellata di quello che si trova “in mostra a Venezia”.
Julian Schnabel
Permanently Becoming and the architecture of seeing
fino al 27 novembre 2011
Quaranta opere per raccontare la carriera di Julian Schnabel, artista di New York con un poliedrico spirito creativo e apprezzato regista cinematografico. Un fenomeno americano si racconta attraverso il suo lavoro a partire dagli anni ’70, un artista a tutto tondo la cui poetica è stata influenzata da Pollock e Twombly, ma ancorata anche alla civiltà mediterranea e a maestri come Tintoretto e El Greco e che vive di grandi citazioni letterarie da Omero a Eschilo.
Al Museo Fortuny
Tra
Edge of becoming
fino al 27 novembre 2011
Nella totalità del Palazzo è stato sviluppato un innovativo progetto espositivo nato dalla collaborazione tra i Musei Civici Veneziani e la Vervoordt Foundation. Un progetto che cerca di indagare, attraverso discipline artistiche diverse fra loro i concetti di transito, passaggio e soglia.
A Ca’ Pesaro Galleria internazionale Arte Moderna
Pier Paolo Calzolari
fino al 30 ottobre 2011
25 opere dell’artista Paolo Calzolari esposte al primo piano di Ca’ Pesaro e nell’androne del palazzo. Si tratta di lavori che vanno dal 1968 ad oggi. Di fronte alle acque del Canal Grande sarà inoltre possibile ammirare la scultura dal titolo piuttosto emblematico: “Struttura Ghiacciante” del 1990.
A Ca’Pesaro sala 10
Anita Sieff
PSYCHE
fino al 21 agosto 2011
Anita Sieff si esprime attraverso video sperimentali. I contenuti basilari dei suoi filmati in questa mostra, come dice il titolo stesso, riguardano il rapporto tra animo e amore. Per questa artista l’amore è il grande motore universale, come lo era per Dante. Entrando e visitando questa mostra ci si misura con il mito molto spesso raccontato tra “Amore e Psiche” che trova in Canova e Petronio due grandi precedenti storici. Ma compito di questa artista è anche stordire e sbilanciare il visitatore mettendo in gioco l’egemonia dell’esperienza visiva ponendo in risalto l’elemento auditivo. “La realtà è cibernetica e ottuplice, comprende corpo e mente, spaziotempo e cyberspazio” è quanto afferma Anita Sieff.