Manifestazione 13 febbraio: non facciamoci strumentalizzare

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Anche Di Pietro e Bersani hanno affermato che saranno alla manifestazione del 13 febbraio 2011 nelle città italiane: ora più che mai dobbiamo fare in modo che non strumentalizzino il nostro messaggio.

Lo scandalo Ruby tiene ancora banco nella politica nazionale e molti vorrebbero trasformare la manifestazione di protesta del 13 Febbraio  in un’onda da cavalcare politicamente. Ma i volti che cavalcano l’onda sono sempre gli stessi: volti maschili.

Di Pietro: “Ci saremo, sempre e ovunque, perché la misura è colma e questo governo deve andare a casa.”

Bersani: “Mentre i dati sulla disoccupazione registrano i massimi storici, Berlusconi e il suo esecutivo paralizzano le istituzioni con le solite leggi ad personam. L’economia del Paese sta crollando, le casse dello Stato languono e il Parlamento è ostaggio dei problemi giudiziari del Capo del Governo”

Vendola: “Un’altra storia italiana è possibile, c’è un’Italia migliore per cui le donne non sono carne da macello, corpi da mercimonio, protagoniste solo in un establishment da escort. Non esiste la possibilità del cambiamento se non si parte dalla voce della libertà delle donne e se non ci si accorge che la violenza, la brutalità nei confronti delle donne si annida nella grammatica e nella sintassi delle ordinarie relazioni tra maschile e femminile, nei costumi sessuali, nella loro gerarchizzazione. Nel senso comune”

Mentre la Santanché ha smentito contro-manifestazioni pdl, perché, ha dichiarato: “Noi non vogliamo alzare i toni”. Che dire? Ce la ricordavamo in piazza a difendere i diritti delle donne mussulmane di emanciparsi e non portare il velo, ma se si tratta di difendere i diritti di quelle italiane preferisce “Non alzare i toni”.

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Nel frattempo pubblichiamo lo spot che invita tutte le donne ad unirsi alla protesta del 13 Febbraio. Noi de “Ilsitodelledonne” ci ritroviamo nelle parole di Anna Finocchiaro e secondo noi non c’è bisogno di aggiungere altro.

Scritto da M.F.