Questo film se sei donna lo devi vedere. Non solo perché lo ha girato Steve Soderbergh, quello di Traffic e Erin Brokcovich, ma anche perché, per una volta, farà gustare l’occhio a noi donne.
Mette in scena infatti la storia di un gruppo di spogliarellisti e le loro avventure/disavventure che traggono spunto da alcuni episodi biografici di Channing Tatum, attore protagonista della pellicola che sicuramente parecchie di voi ricorderanno per averlo visto nel blockbuster Step Up.
La trama? Nulla di più scontato. Il magic Mike del titolo non è altro che Make Lane, stella del locale di spogliarellisti xquisite che si guadagna da vivere anche facendo altri piccoli lavoretti come muratore carpentiere. Un giorno incappa nel giovane Adam sbandato nullafacente proveniente dalla città di Tampa che Mike prende subito in simpatia. Ve la faccio breve. Mike introdurrà Adam nel mondo dello strip maschile. Inutile dire che presto Adam finirà nel giro di droga in cui è coinvolto uno degli altri stripper, Tobias. Scontata anche la figura della sorella di Adam, Brooke, con cui Mike inizierà una sorta di relazione clandestina basata sulla promessa che si prenderà cura di Adam.
In qualche modo questo sembra un film già visto, scontato e basato tutto sulla necessità di raccontare un mondo di cui si sa quasi già tutto. Soderbergh sembra cogliere la palla al balzo per mettere in scena l’ennesimo abuso di realtà che negli Stati Uniti ormai va per la maggiore e per raccogliere un po’ di incassi con una favoletta alla Icaro.
Perché proporlo allora in una rubrica che parla di film per donne? Più o meno esclusivamente per ripicca. Dopo tante fanciulle spogliate al cinema e in tv era giusto anche “pareggiare” (si fa per dire) i conti con altrettanti fustaccioni. E poi perché ci spinge a riflettere sulla comunanza di modelli di chi vende il proprio corpo per soldi. Non importa se maschi o femmine. Ma di questa moralità non sembra esserci traccia nel film che concentra tutto il conflitto del film sul problema “droga” e “successo”.