#Sposi, tendenze 2015-16: dalla scuola guida su elefanti al sandboarding nel deserto, la luna di miele è sempre più insolita e originale
«Per il viaggio di nozze gli italiani non cercano solo una destinazione da sogno, ma un’esperienza irripetibile. Che può comprendere il matrimonio stesso, celebrato in una location esotica» afferma Roberta Braga, Responsabile Turismo di CartOrange
Per i futuri sposi si tratta di una delle scelte più importanti, al pari di vestito e ricevimento: è il viaggio di nozze, al quale in tempi di crisi gli italiani non rinunciano. Anzi, lo vogliono stupefacente e originale. «Non si decide solamente una meta, ma si costruisce una vera e propria esperienza, che rimarrà per sempre nel cuore»: ad affermarlo è Roberta Braga, responsabile turismo di CartOrange, il più grande network italiano di consulenti di viaggio, specializzato in lune di miele: ogni anno fa viaggiare migliaia di sposi (quasi 10.000 negli ultimi tre anni, con un aumento del 12% nell’ultimo anno) proponendo itinerari su misura di ogni genere, riuscendo a soddisfare anche le richieste più insolite.
Meditare in un tempio zen del Giappone, imparare a condurre un elefante in India, navigare tra i ghiacciai dell’Alaska, partecipare a una cerimonia del tè in Cina, fare sandboarding sulle dune del deserto della Namibia o concedersi esperienze culinarie eccezionali, cenando in ristoranti stellati o gustando il cibo tradizionale assieme a una famiglia cinese: sono solo alcune delle proposte che i consulenti CartOrange hanno in serbo per gli sposi che si rivolgono a loro.
Tra le esperienze più apprezzate, quelle in India, «dove si visita una fattoria di cammelli tra le dune di sabbia di Bikaner, in Rajastan, oppure, nel Sud del Paese, un incontro con gli elefanti del parco, per interagire con loro, nutrirli e imparare a condurli»; e in Namibia dove si può fare sandboarding, una sorta di surf tra le dune del deserto. Alle Isole Cook si può partecipare a una lezione di medicina tribale, mentre in Giappone prendere parte al rito di vestizione di una geisha o allo show di lottatori di sumo. Immancabili le proposte più romantiche come le crociere al tramonto alle Bermuda, in Polinesia o in Thailandia e trattamenti benessere e ayurveda anche in cima all’Himalaya. E non mancano proposte più originali, come la cena di specialità beduine nel cuore del deserto giordano, oppure più avventurose, come lanci in paracadute o escursioni nella tundra in Alaska.
«Ma bisogna essere pronti a realizzare i desideri fuori da qualsiasi catalogo – spiega sempre Roberta Braga -. Per esempio, ci è capitato di includere in un viaggio di nozze il soggiorno in una riserva naturale, nella remota provincia cinese dello Sichuan, per l’avvistamento dei panda giganti. Un luogo incontaminato, ma anche difficile da raggiungere e al di fuori di ogni itinerario turistico».
Altra tendenza è quella di scegliere una meta esotica non solo per la luna di miele, ma per il matrimonio stesso. «I destination wedding sono in ascesa – conferma Roberta Braga -. Solo pochi anni fa celebrare un matrimonio all’estero era un percorso insolito e pieno di ostacoli, oggi il numero è in costante crescita. Sono sempre più frequenti le coppie che ogni anno scelgono il matrimonio all’estero per avere una cerimonia speciale ma generalmente intima, che a conti fatti costa meno del ricevimento tradizionale in Italia. Ci sono mete ormai consolidate che uniscono bellezza ed esotismo a procedure burocratiche accessibili». New York, Messico, Polinesia, Mauritius: le mete possibili sono molte, ma è fondamentale la consulenza di un esperto per verificare costi, validità del matrimonio e adempimenti che variano da Paese a Paese.