Ecco le ricette di Ada, ricette regionali e caserecce. Vi proponiamo queste ricette un po’ particolari, sperando che vi piacciano.
La porta della soffitta si apre con un cigolio. Sono sulla soglia e tengo lo scatolone dei vestiti di nonna Ada in mano. È già un mese che se ne è andata, ma solo oggi la sua famiglia ha trovato il coraggio per iniziare a sgombrare i suoi armadi. Così stipiamo le sue cose nel sottotetto.
Deve essere passato parecchio da quando qualcuno ha messo piede l’ultima volta in questa stanza. C’è un velo di polvere immacolato depositatosi nel tempo sulle vecchie assi del pavimento. Le mie scarpe da ginnastica lasciano le tracce del tragitto che compio. Sembra di essere sulla luna. Ho avvistato in fondo alla stanza, vicino alla finestra a forma di oblò, una pila di altri contenitori.
Nonna Ada è sempre stata una donna creativa e ben organizzata, qualità che dimostrava particolarmente in cucina. La complicità che ci univa era unica. Ci intendevamo a meraviglia. È stata proprio lei che mi ha insegnato a cucinare. Non aveva che due grandi passioni: il cibo e il lavoro a maglia.
Appoggio lo scatolone per terra accanto agli altri. Mentre lo faccio urto un mucchio di riviste facendone cadere qualcuna. Mentre le raccolgo mi capita fra le mani un quaderno ingiallito con la copertina azzurra. Sul dorso è stato scritto a penna “Ricette segrete di Ada”. Lo sfoglio un po’. Sì, è della nonna. Riconosco la sua calligrafia, un corsivo minuto e stretto lievemente obliquo. Deve essere di quando era giovane.
Mi metto a leggere questo ricettario con più attenzione. Mi accorgo subito di quanto sia eccezionale. Una ricetta mi colpisce in modo particolare.
Hai una ricetta nel cassetto? Inviacela e te la pubblicheremo su “Ilsitodelledonne” nella sezione Donne in Cucina
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Ricetta per una cena perfetta
- Cottura: a fuoco lento, ma con fiammate sporadiche
- Ingredienti: un marito non troppo in carne, ma di buon appetito; arte culinaria in abbondanza; fantasia e creatività; una dose di ironia per non prendersi mai troppo sul serio; sentimenti quanto basta; un pizzico di amarezza e delusioni; tanta, ma tanta pazienza
- Difficoltà: elevata
Preparazione dell’antipasto: frittura di fiori d’acacia
Prendete il marito di turno e con una scusa o con l’altra convincetelo a portarvi a passeggio lungo un viale alberato. Fategli notare, tenendolo a braccetto, quanto sono belle in primavera, nel periodo di massima fioritura, le acacie. Baciatelo appassionatamente per fargli ricordare il momento come uno dei più romantici della sua vita. Quindi raccogliete i fiori dell’albero che il marito avrà provveduto a piantare nel vostro giardino. Impanateli con uovo e farina 00 e soffriggete. Servite con bacio dalle sue ginocchia. Meglio se appena sposati.
Preparazione del primo: risotto con brustangoli.
Spiegate al marito che “brustangoli” è il nome dialettale per i germogli del luppolo. Quindi assillatelo con la necessità, durante la caccia, mentre cammina bardato di verde e marrone, con la sua muta di cani rumorosi, magari in compagnia dei suoi amici, mentre cacciano lepri e fagiani, della necessità di raccogliere molti germogli di luppolo che crescono in prevalenza lungo i fossi. Cercate di immaginarvi la scena ridicola di questo signore che, fucile in spalla, raccoglie brustangoli come una contadinella farebbe con dei fiori. Non ridetegli in faccia. Cuocere il riso e unirvi gli apici del luppolo dopo averli soffritti leggermente con della cipolla imbiondita in padella e terminando la loro cottura con dell’acqua. Aggiungerli al riso e mantecare il tutto con una noce di burro. Servire il dolcissimo piatto con un sapido bianco di Costanza dal color paglierino.
Preparazione del secondo: rustici all’uovo
Il sabato mattina, blandire con moine il maritino perché tralasci le settimanali cure all’orto e al giardino che rendono solo evidente la sua totale mancanza di un pollice verde e fate in modo che vi porti dal macellaio. Giunti in bottega fate ingelosire lo sposo civettando col prestante salumiere che non disdegna il flirt e tante volte vi ha già strizzato l’occhio. Aumentate la gelosia facendovi praticare uno sconto dal banconiere sulla carne di bovino adulto che avete acquistato. Si raccomanda però di maneggiare il livello di pazienza del marito con cura. Non fatelo impazzire con eccessive emulsioni di umore. Se impazzito lasciatelo raffreddare durante il viaggio di ritorno in auto ascoltando la sua musica preferita: vecchi classici degli anni ‘ 40 contenuti in una musicassetta del “Quartetto cetra”. Aromatizzate la carne con rosmarino tritato e maceratela in olio e limone. Quindi bollite delle vuote e sgusciatele. Incidete il trancio di carne in modo da farne delle bistecche dal taglio grosso. Adagiate le uova bollite sulla carne e avvoltolatela in modo da creare un involtino. Legate il trancio così ottenuto con dello spago e mettete a cuocere in forno per circa mezz’ora a 180°. Una volta cotto affettate l’involtino e servite accompagnando la pietanza con un cabernet dei Colli Euganei e tante coccole.
Attenzione: se il marito è un sempliciotto e di buona forchetta e il connubio cabernet-rustici può avere effetti afrodisiaci .
Non posso togliermi un gran sorriso dalla faccia. Rimango stupita della verve di nonna Ada e rivedo nella mente tutti i battibecchi di quando ero bambina tra lei e nonno Luigi. Spero anch’io, un giorno, di avere un rapporto come il suo. Per quei giorni conserverò questo quaderno azzurro gelosamente.
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