In aumento le donne #ingegnere

#Donne e #Lavoro, in aumento le donne ingegnere

donna ingegnere

C’era un tempo in cui il mondo del lavoro differenziava nettamente le professioni ‘per donne’ da quelle dedicate alla loro controparte maschile. Questione di attitudine, si diceva, anche se a ben guardare si trattava piuttosto di una errata percezione della società.

Oggi la situazione è cambiata, anche se il pregiudizio di fondo rimane. Un retaggio ancora vivo nell’immaginario comune che, fortunatamente, tende ad affievolirsi nelle nuove generazioni. Prendiamo ad esempio una delle professioni ‘maschili‘ per antonomasia: l’ingegnere. Le donne che scelgono questo percorso sono in forte aumento negli ultimi anni, basti pensare che dal 2004 ad oggi è stata superata la soglia delle 100.000 donne iscritte al Consiglio Nazionale di Categoria.

Sembra che sempre più donne scelgano di perseguire una carriera in ingegneria nonostante le difficoltà della professione e la crisi del settore derivate dalla recessione economica. Le università dichiarano che le richieste dei candidati per gli studi in ingegneria meccanica sono aumentate drasticamente: per fronteggiare l’ elevato aumento di richieste gli atenei creano nuove specializzazioni e moltiplicano i corsi a distanza per gli studenti interessati ad una laurea in ingegneria meccanica.

I numeri parlano chiaro, la disparità tra sessi è stata finalmente colmata; ma si può fare lo stesso discorso per le condizioni salariali? Non ancora purtroppo. I problemi aumentano in caso di maternità, dal momento che circa un quarto delle donne ingegnere sono libere professioniste e quindi non godono delle agevolazioni previste per le colleghe assunte regolarmente dalle aziende: il 53% delle donne ingegnere madri afferma che la nascita di uno o più figli ha influito negativamente sul proprio percorso professionale.

Valeria Caporaletti

Valeria Caporaletti

Secondo un’analisi statistica condotta dal Centro Studi Cni sul tema della maternità e paternità, le misure previste dal welfare risultano insufficienti. Conciliare maternità e lavoro senza poter accedere a delle misure di welfare adeguate, come accade ad esempio negli altri stati membri dell’unione europea, è uno svantaggio non da poco per la categoria femminile.

Una situazione di disparità che affligge il settore e soprattutto tiene in scarsa considerazione il grande contributo fornito dalle donne nel mondo dell’ingegneria. Come non ricordare illustri esponenti quali Valeria Caporaletti, inventrice della valvola idraulica, o le ingegnere meccaniche del team rosa Ferrari.

Insomma, un intervento tempestivo in materia è quantomai necessario. La speranza è quella di restituire piena dignità ad entrambi i sessi e porre fine a questo spiacevole inconveniente, al fine di evitare anacronistiche discriminazioni che mal si addicono ai tempi moderni.

L.K.

Offerte AbanoRitz