Frutta Secca è Benessere

Boom di consumi per la frutta secca


internet - valeria braghieri -

La frutta secca piace, e sempre di più (+17% a valore e +4,4% a volume dal 2010 al 2013) ma rimane ancora relegata a specifici momenti di consumo (l’86,5% della frutta secca dura e il 75,5% di quella morbida vengono consumate a fine pasto) senza che ne vengano sfruttate a pieno le proprietà. Per questo, l’annuale campagna informativa di Nucis Italia si concentra sulla valorizzazione dei benefici di ogni frutto per specifici target di consumatori, suggerendo occasioni di consumo alternative e indicando, al contempo, la porzionatura ideale.

Donne, studenti, neomamme, senior, sportivi sono i target protagonisti della nuova campagna informativa Nucis Italia, realtà che associa le principali aziende italiane che producono e commercializzano frutta secca ed essiccata e rappresentanza italiana della fondazione I.N.C. (International Nut and Dried Fruit Council) che opera a livello internazionale per promuovere e finanziare ricerche scientifiche sui contenuti salutistici di questi alimenti.

La nuova edizione del progetto di educazione nutrizionale “Frutta Secca è Benessere”, nato per diffondere la conoscenza delle proprietà benefiche della frutta secca e suggerirne il consumo quotidiano, si concentra infatti sulla costruzione di messaggi “personalizzati” per specifici target di riferimento e coinvolge circa 1.700 punti di vendita delle principali insegne della Grande Distribuzione Organizzata lungo tutta la Penisola.

Per ogni frutto, raccomandato ad uno o più specifici target di consumo, vengono raccontati i benefici principali, il momento ideale di consumo e la quantità consigliata da assumere espressa, per chiarezza, non solamente in grammi ma anche in unità. Si scopre così che 5/6 albicocche essiccate al giorno, che si consiglia di consumare a colazione, fanno molto bene alla pelle e sono particolarmente indicate per donne e studenti. E ancora, che 25 pistacchi al giorno fanno bene al cuore e sono perfetti per neomamme e senior, a cui si suggerisce di consumarli nel momento dell’aperitivo.

Del resto, sempre più persone stanno finalmente imparando a conoscere le virtù di frutta secca ed essiccata: dal 2010 al 2013 il mercato ha registrato un incremento del 17% a valore e del 4,4% a volume e, in particolare, la grande distribuzione ha assistito ad un vero e proprio boom, passando dalle 42mila tonnellate acquistate nel 2007 alle oltre 48mila del 2013. Analizzando nello specifico il mercato, inoltre, emerge che sono le noci a farla da padrone (20% del totale volume di frutta secca consumata), seguite dalle arachidi (19,6%), dalle prugne (12,5%), datteri e fichi (9,6%) e mandorle (6,9%) : cinque referenze che da sole rappresentano ben il 68% del totale.

Il momento di consumo ideale rimane il fine pasto (86,5% per la frutta secca dura, 75,5% per quella morbida), anche se ben il 30% della popolazione la sceglie per spuntini e snack e un interessante 20% come ingrediente per ricette (percentuale che scende all’8,2% per quella morbida). Ancora scarso, invece, il consumo nella colazione (5% per quella secca, 10,7% per quella morbida) o prima e dopo attività fisica (1,8% per quella secca, 0,5% per quella morbida)*, momenti in realtà molto importanti su cui si punta fortemente nella nuova campagna.

*elaborazioni SGMARKETING

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