Al festival del cinema di Venezia si sono già visti alcune opere che potrebbero rientrare fra i più amati film per le donne, come nel caso di Carnage.
Carnage è il titolo dell’ultima commedia dark del regista Roman Polanski tratto dalla piece teatrale di Yasmina Reza, “Il dio della Carneficina”.
La pellicola racconta la storia di due coppie di coniugi di Brooklin, i Longstreet e i Cowan, che si riuniscono per risolvere civilmente il problema di una lite scoppiata a scuola fra i loro figli, Ethan e Zac. I figli riescono a risolvere la diatriba in modo piuttosto veloce, mentre i genitori finiranno col manifestare atteggiamenti piuttosto infantili, quando la signora Logstreet brocker con problemi di stomaco vomiterà sulla preziosa collezione di libri d’arte della signora Cowan.
È un film che si regge praticamente solamente sulle interpretazioni degli artisti che vi recitano con una Jodie Foster e soprattutto un Kate Winslet sopra le righe. Queste due interpreti ci regalano delle fantastiche prove e la Winslet ipoteca seriamente la coppa Volpi come migliore attrice.
I ruoli maschili sono invece affidati a Cristhoph Waltz e John Reilly. Si tratta di un film claustrofobico girato tutto in un appartamento che ripercorre l’idea fondamentale del gioco psicologico e perciò tutto concentrato sul dialogo piuttosto che sull’azione. Rispetto al dramma della Reza, il finale è più buonista e pieno di belle speranze. La Winslet ha inoltre dichiarato che rispetto alla performance teatrale, quella cinematografica ha toni e ritmi molto diversi.
Affidandosi a micro-movimenti di macchina per sottolineare le vicende e gli stati d’animo dei protagonisti, il film è capace di mantenere sotteso l’inquietante possibilità che la vicenda finisca in tragedia. Ha ricordato da vicino a molti cineasti esperti “Nodo alla gola” di Hitchcock, almeno per il modo in cui è stato girato. Dal punto di vista contenutistico tutto il film sembra una sorta di divertente ma anche pericolosa indagine antropologica attuata per rispondere alla domanda;: “ Cosa accade se si mettono in un luogo senza via di uscita degli esemplari di essere umano corrotti e cattivi?” La risposta è la religione di cui il personaggio di Waltz dichiara di essere adepto: “Io credo nel dio del massacro, il dio che governa indiscusso dalla notte dei tempi”.