“A Ferragosto non servono scuse per una bella birra e risate in compagnia, ferragosto è già una buona scusa per dimenticare tutto per un po’ e dedicarsi a vivere.”
Stephen Littleword
Il mese di Agosto prende il nome dal primo imperatore di Roma: Ottaviano Augusto, il quale istituì nel 18 a.C. il Feriae Augusti, il riposo di Augusto, inizialmente il 1° giorno del mese. Da qui il nome Ferragosto.
Questo periodo cadeva esattamente dopo i Consalia, cioè le celebrazioni di fine lavoro agricolo dedicate a Conso, dio romano della terra e della fertilità, in modo da potersi riprendere dalle fatiche dei campi. I braccianti si recavano allora dai loro “padroni” per lo scambio degli auguri ricevendo così una mancia. Ecco il principio pagano di questi festeggiamenti che vennero poi assimilati alla Chiesa con l’Assunzione di Maria spostando la giornata al 15 Agosto.
Secondo la tradizione cattolica, avendo terminato la vita terrena, l’anima e il corpo di Maria furono trasferiti in Paradiso. Questo non implica però la morte. Per la Chiesa cattolica Maria è l’unica, oltre a Cristo, a essere assunta materialmente in cielo nell’attesa del Giudizio Universale. Ortodossi e armeni celebrano quella che chiamano la Dormizione di Maria. Per quanto riguarda i protestanti, invece, non essendo narrato nel Vangelo, questo episodio non esiste.
Ma la parte più bella e attesa di questa giornata, al giorno d’oggi, è la gita fuori porta, mare, lago o montagna che sia, le grigliate e le grandi “abbuffate”. Questo genere di festeggiamenti viene introdotto nel periodo fascista: a partire dalla seconda metà degli anni 20, il Fascismo organizzava i “Treni popolari di Ferragosto”. Per le giornate del 13, 14 e 15 agosto dei prezzi stracciatissimi permettevano agli italiani di girare il Belpaese. Due le opzioni: “Gita di un sol giorno” o “Gita dei tre giorni” nel raggio di 200 chilometri.
La pausa dal lavoro diede la possibilità alle famiglie di visitare luoghi che non avrebbero altrimenti potuto permettersi. Pranzi e pic-nic saranno poi seguiti dalla famosa grigliata, che è solo la più nota delle tradizioni, ma non la più tradizionale. “A Ferragosto si mangiano i piccioni arrosto“, come dice un detto popolare sicuramente di origine toscana. Il piccione arrostito si mangia ormai in tutta Italia, magari con nomi diversi, come a Piacenza dove si ha la “bomba arrosto”: una bomba di riso servita con carne di piccione, salsiccia e funghi porcini. A Roma si rimane nel classico con il pollo in umido e peperoni. E per il dolce non possono mancare le Margheritine di Stresa: i biscotti che la regina Margherita offriva agli ospiti della Casa Reale proprio a Ferragosto.
E all’AbanoRitz? Noi vi proponiamo un pranzo all’Easy Barbecue: buffet vario, con carne o pesce grigliati al momento nel nostro parco-giardino di 6000 mq, il tutto seguito da un bel pomeriggio relax nelle nostre piscine e poi cena di gala, al lume di candela, con pianista e menu speciale. Per ben terminare la serata, un brindisi di sangria ammirando uno spettacolo di luci e colori alla terrazza della nostra piscina. Vi aspettiamo!