Elliott Erwitt, l’ironico fotografo dei cani (e non solo)

“Il punto fondamentale è scattare la foto in modo che poi non ci sia bisogno di spiegarla con le parole.”

Nato Elliott Romano Erwitz a Parigi nel 1928, da genitori russi con origine ebraiche, trascorre la sua infanzia in Italia e si trasferisce nel 1939 negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali. Questo difficile inizio è una delle sue più grandi fortune: acquista infatti per gioco la sua prima fotocamera scoprendo l’amore per la fotografia.

Studia fotografia e cinema negli Stati Uniti servendo l’esercito in qualità di fotografo così da testimoniare le operazioni militari al tramonto della Seconda Guerra Mondiale.

Grande ammiratore di Henrì-Cartier Bresson, Elliott Erwitt nel 1954 viene introdotto nell’Agenzia Magnum direttamente dal socio-fondatore Robert Capa e dopo progetti e missioni ufficiali, arriva a essere così conosciuto da potersi permettere di continuare con la sua attività amatoriale tra passeggiate e lunghi viaggi in macchina riscoprendo tutto ciò che vi è di assurdo, divertente, paradossale e ironico nella vita di tutti i giorni.

Soggetti, emozioni, impressioni. Dalle guerre alla politica, dalle spiagge ai viaggi, dai vip ai bambini nei quali vede giovani adulti, naturali e spontanei. Ma un occhio di riguardo è per i cani che vede come una porta all’animo dei loro padroni creando situazioni spesso comiche o paradossali. Una cosa che amava fare era abbaiargli di sorpresa per vedere la loro faccia. Un vero giocherellone questo Elliott!

Fino all’11 giugno 2023, il Museo Villa Bassi Rathgeb, pochi metri dall’AbanoRitz, che ricordiamo con l’occasione essere PetFriendly, ospita 154 fotografie vintage di grande valore, raramente esposte al pubblico, oltre a  30 scatti fotografici iconici di Elliott Erwitt: sessant’anni di storia della fotografia arricchiti da materiale audiovisivo di approfondimento.

Le immagini di Elliott si raccontano da sole. Non importa il genere di storia, che sia una commedia, una favola, un documentario o un racconto… L’importante per questo grande fotografo è aver qualcosa da raccontare.

Poche volte l’Italia ha visto esposta una raccolta del genere sul lavoro di questo grande fotografo. Un’occasione imperdibile ad Abano Terme, città termale unica per benefici e particolarità delle sue terme.

Vi aspettiamo!

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