Donne che lavorano: campagna virale

La nuova campagna creata dalla CGIL lombarda per diffondere la cultura e il rispetto della donna si chiama “90,60,90: il valore di una donna si misura su altri numeri”.

"90,60,90 IL VALORE DI UNA DONNA SI MISURA SU ALTRI NUMERI"Avevamo promesso di tenervi aggiornate sugli avvenimenti e le iniziative scaturite dal movimento spontaneo del 13 febbraio, ed eccovi una proposta che noi giudichiamo veramente interessante. Perciò spargete la voce, se avete dei blog linkate a questo post, o diffondetelo sui social network.

In seguito all’enorme riscontro di popolazione ottenuto durante la manifestazione di protesta del 13 febbraio, CGIL Lombardia lancia una campagna mediatica sul tema della questione femminile nel nostro paese, in particolare per il ruolo che gioca la donna nel mondo del lavoro.

La campagna, creata da Anteprima Adv e lab, è partita il 14 febbraio 2011 e si avvarrà per la sua diffusione di alcuni totem posizionati nei capoluoghi lombardi con delle misure simboliche: 90,60,90. Queste misure erano negli anni’90 il simbolo della “valletta” perfetta e lo stereotipo della donna ideale.

Lo slogan della campagna lanciato all’interno del progetto “Donne che lavorano” sarà: “90,60,90 IL VALORE DI UNA DONNA SI MISURA SU ALTRI NUMERI“.

La sensibilizzazione mediatica oltre che attraverso i 12 totem nelle province italiane avverrà anche con una pubblicità virale su un sito internet “www.donnechelavorano.it” sul quale sarà possibile confrontarsi su tre temi principali: “CGIL per le donne”, “Lavoro femminile”, “Risorse”.

Naturalmente, come già abbiamo fatto notare noi de “Ilsitodelledonne”, l’attività di informazione su questi temi parte dalla constatazione che più della metà della popolazione femminile italiana non ha un lavoro. Solo il 46% delle donne può contare su un impiego e di queste il 27% lascia il posto dopo la prima gravidanza, mentre il 16% dopo il secondo figlio. Una percentuale molto più alta che nel resto d’Europa. Ma che le cose in Italia fossero diverse lo ha evidenziato anche il rapporto Eurispes di cui vi abbiamo fornito una sintesi in questo articolo.

L’ultima fase dell’azione di sensibilizzazione è un video denuncia dal titolo “Stato civile” diretto dal regista Piergiorgio Gay che verrà trasmesso dai alcuni portali di informazione nazionale.

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