Donne dell'Unità d'Italia: Antonietta De Pace

Donna romantica di grande temperamento, nobile di nascita e ricca, nacque nel regno borbonico con la vocazione per la rivoluzione e il sogno di un’Italia Unita. Antonietta De Pace è la donna dell’Unità di Italia di oggi.

"Antonietta De Pace"Passione e romanticismo furono i suoi tratti salienti. Fu sicuramente la donna che più di tutte impersonò l’ideale romantico di patria. Antonietta De Pace fu introdotta negli ambienti rivoluzionari e repubblichini vicini alla Giovane Italia Mazziniana dal cognato Epaminonda Valentini in giovane età. Nonostante fosse figlia di banchiere e di una nobildonna di origine spagnola, Antonietta dimostrò subito un forte attaccamento al sogno di un’Italia Unita.

Epaminonda fu catturato e incarcerato dai Borboni nelle galere di Lecce dove morì. Antonietta De Pace raccolse però il testimone della lotta per l’indipendenza e contro lo stato borbonico.

Le sue prime attività patriottiche le costarono il carcere. Nel 1854 fu infatti condannata a passare qualche anno a S.Maria di Agnone e subì un lungo processo per cospirazione antigovernativa. Tuttavia, anche su pressioni straniere, la donna riuscì a riottenere la libertà.

Nel 1858 incontrerà Beniamino Marciano che diventerà suo marito. Con lui collaborò alla diffusione delle idee di Mazzini. Durante l’unificazione d’Italia compiuta dai mille, Garibaldi le affidò l’organizzazione dell’ospedale di Napoli e dopo l’unificazione accetterà anche il ruolo di ispettrice scolastica sempre a Napoli, ruolo che conserverà fino al 1862.

Muore il 4 agosto 1883 a Gallipoli. Ancor oggi questa donna del sud è ricordata per il suo fervore nel difendere gli ideali patriottici. Ha combattuto per un sogno che si realizzato.

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