Amy Winehouse è morta: un fuoco d'artificio nel cielo

La notizia ha sorpreso i fan, ma non la madre che a caldo, dopo la morte della pop star ha dichiarato: “Era solo questione di tempo”.

 

Diciamolo, Amy Winehouse aveva un gran talento, fama e bravura, ma ha buttato via tutto. Sarebbe facile ora gridare allo scandalo, ma la cantante esplosa con il singolo Rehab, riabilitazione, sul panorama internazionale ha bruciato in pochi anni tutta la sua carriera e ha percorso quella che le grandi rock star chiamano la strada per l’inferno, fatta di tanto alcol e tantissima droga. Secondo il padre la Winehouse era pulita da alcune settimane, dopo l’ennesima cura riabilitativa.

Venerdì però la popstar ha deciso di fare shopping di stupefacenti nel quartiere in cui viveva, a Camden. Alcuni la descrivevano come inconsolabile dopo la rottura con l’ex marito e potrebbe essere un’ennesima crisi che l’ha condotta nelle strade a cercare cocktail di cocaina, extasi e ketamina, innaffiati da fiumi d’alcol.

Sulla sua tomba ora già una montagna di orsacchiotti, fiori e biglietti per celebrare il suo talento. Certo i fan della prima ora ritenevano che la sua bravura fosse superiore a suoi eccessi e forse anche determinata da questi.

Facevano parte di lei e della sua musica. Resta l’amarezza di veder celebrata una giovane che non ha retto, che ha buttato via un dono e la sua vita per un po’ di sballo, per evitare problemi e dolori. Resta il dolore di vedere distrutta una carriera che poteva essere quella eccellente di una grande artista della musica. Invece Amy Winehouse si è spenta così, come un fuoco d’artificio nel cielo.

Davvero terribile che possa diventare l’ennesima cantante distrutta dalla droga e celebrata dalla storia.

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