“La musica è una macchina per sopprimere il tempo.”
Claude Lévi-Strauss
Lunedì 14 Ottobre alle 21.30, l’AbanoRitz ospita il Thailand International Concert nella sua spaziosa hall. Pianoforte e percussioni saranno circondati da tradizionali danzatori thai per farci conoscere una cultura multietnica, pacifica, tollerante e fondata sul rispetto verso se stessi e gli altri.
“Sanuk” in Thailandia significa godersi la vita, vivere in allegria, non prendersi troppi pensieri, prendere la vita con filosofia, senza preoccuparsi troppo del domani: tutti i fatti della vita, anche le malattie e i problemi quotidiani andrebbero presi con una buona dose di sanuk.
E allora godiamoci questo assaggio di Thailandia, lasciamo che la musica porti la nostra mente alla scoperta di un paese così ospitale e ricco di storia, ipnotizzati dalle movenze dei danzatori e dai vivi colori dei costumi tradizionali.
GLI ARTISTI
Nat Yontararak, pianista tra i massimi esponenti della musica classica in Thailandia. Nominato artista Steinway, è stato il primo artista indipendente ad aver ricevuto una decorazione d’onore sia dalla Polish Ministry of Culture che dal Ministero della Cultura Italiana (Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia) assegnati per la sua instancabile promozione della musica classica e di quella thailandese in particolare.
Łukasz Kurzydło, percussionista polacco, ha lavorato con numerosi artisti internazionali. Iniziati gli studi con il violoncello, si è poi laureato in strumenti a percussione. Spazio dal repertorio classico al jazz, incluse le espressioni balcane e latino americane. E’ apprezzato dalla critica per la sua creatività e la nitidezza del fraseggio.
DANZATORI :
Chaiyagunsarakron, S. Shoji, R. Khomchai, P. Kaweewong
IL PROGRAMMA
HM King Rama IX | Somewhere Somehow |
W.A.Mozart | Sonata in do maggiore K330 |
F. Chopin | Nocturne in do diesis minore – Op. posth |
Nat Yontararak | Piano Sonata No.1 “Glory to our Great Kings” |
Nat Yontararak | Piano Sonata No.3 “Siam Sonata” |
Nat Yontararak | Suite for piano & percussion “The Prodigal Son” |