La primavera si fa attendere, e dire che per motivi astronomici quest’anno l’equinozio si verifica con un giorno di anticipo, il 20 marzo! Dall’Hotel Abano RITZ intanto si gode ancora una vista tutta invernale dei Colli Euganei imbiancati di neve. Uno spettacolo singolare che potrebbe ispirare versi meravigliosi a ogni spirito poetico..
In attesa dunque di festeggiare l’arrivo della Primavera, scegliamo di celebrare la Giornata mondiale della Poesia istituita dall’Unesco nel 1999 nella stessa data di inizio della stagione, perché legata al concetto di ‘rinascita’ e del ritorno alla luce in varie forme, che i poeti hanno sempre cantato. La primavera è anche quella ‘dolce stagione’ in cui ebbe inizio il viaggio poetico per eccellenza che è la Divina Commedia.
Non serve ricordare che in nell’area dei Colli Euganei hanno vissuto e trovato ispirazione per le loro opere poeti come Petrarca, Foscolo, Shelley..
La poesia è donna
Il 21 marzo è anche l’anniversario della nascita di una grande poetessa italiana, Alda Merini (21 marzo 1931). Sono suoi questi celebri versi:
Sono nata il ventuno a primavera
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Sempre attuale e sorprendente la sua opera sospesa tra lucidità e follia. Una scrittura essenziale capace di inoltrarsi negli abissi di una condizione di emarginazione e trasformare la sofferenza e l’umiliazione in una tensione scarna verso l’assoluto. Parole che cercano di ricucire e guarire lo squarcio interiore di un popolo di esclusi.
Solo negli ultimi tempi è stato riconosciuto il contributo delle donne alla poesia e si è andati alla scoperta di autrici misconosciute che non hanno trovato posto nella storia della letteratura, non solo italiana. Difficile per molte donne infatti vedere riconosciuto il proprio talento e la specificità del loro linguaggio. E se è d’obbligo partire da Alda Merini, molti nomi femminili compongono ormai il panorama attuale della poesia internazionale dove le quote rosa sono forse in maggioranza.
La parola riflessa
Va inoltre ricordato che la poesia non è necessariamente sinonimo di lingua alta e ricercata, ed è altrettanto importante riscoprire e conoscere le tante lingue dei poeti dialettali italiani con quella varietà di accenti, inflessioni, cadenze e sonorità che contribuiscono alla ricchezza culturale del nostro Paese.
Per citare un poeta contemporaneo, Francesco Scarabicchi, va detto che il fascino della poesia sta anche nel “cantare sé stessa, la propria natura, il proprio modo.”
Al di là di ogni distinzione, una cosa è certa: della poesia c’è bisogno e non dobbiamo dimenticare il valore che ha per la nostra crescita umana e spirituale. Perché la poesia è viva e ci parla del nostro rapporto profondo con la vita. La parola poetica ha uno spessore, un respiro, una misura, che ci portano molto oltre i meri fatti, ma anche le immagini o le metafore, lasciando aperto ogni discorso alle più fervide riflessioni.
Va inoltre superata la convinzione che la poesia sia difficile e accessibile a pochi. Giornate come questa possono favorire l’avvicinamento di nuovi lettori.
Solo un cenno infine alla stretta relazione tra poesia e musica in una data in cui si celebra anche la Giornata europea della Musica Antica.
Tra le iniziative in programma:
#Percorsi DiVersi, Fondazione Corriere della Sera
Radio 3
Poetry Vicenza 2018