Li ho contati: ci sono 5 gradini dal piano terra, ovvero dalla hall, al primo pianerottolo della scala che porta agli altri 5 piani del ritz. Ogni piano si raggiunge salendo 2 rampe di scale: in tutto 18 gradini per 4 piani mentre 22 sono quelli che portano al primo piano. A questo percorso STEP by STEP per aerobica si aggiungono due rampe da 10 pedate, con un’alzata da 17 cm, per arrivare al sesto. Esatto! Esiste un sesto piano. Dove svetta l’enorme insegna dell’albergo, dove hanno sede: i motori dell’aria condizionata, dei frigo, le macchine degli ascensori, gli impianti per la tecnologia e i televisori e dove c’è poi una stanzetta, piena di scaffalature che merita una pagina a parte: è il ripostiglio delle cose dimenticate dai clienti!. Dal sesto piano arriviamo sul tetto del ritz popolato da piccioni, merli, corvi, passeri , tortore, cardellini… una colonia, sempre più numerosa in questi tre mesi, di uccelli che, forse, essendo noi il primo albergo di Abano ovest ai piedi dei Colli, ci hanno selezionato come sosta stanziale o passaggio migratorio. Il Parco dei Colli Euganei è inserito tra le zone di Protezione Speciale Europee perché ospita oltre 120 specie di volatili. Non me ne vorranno i bird-watcher per lo scarso entusiasmo che nutro verso questa passione dell’osservazione ornitologica pura.
Dalla beccaccia allo scricciolo, al pettirosso, al verdone nella bassa vegetazione, dal l’upupa e il cuculo che arrivano in primavera; i Colli Euganei godono di un intenso e vario turismo di volatili. Fringuelli e ghiandaie sono presenti tutto l’anno, mentre, nelle zone aperte, è facile osservare la calandra e in estate il curioso succiacapre, un uccello crepuscolare che nidifica a terra. I rapaci diurni che si possono osservare sono la poiana, il gheppio, lo sparviero e persino il falco pellegrino. Fra i rapaci notturni si incontra il gufo comune, la civetta, il barbagianni e l’allocco. Nelle aree pianeggianti e in prossimità delle zone umide è facile vedere: la garzetta e la gallinella d’acqua ma anche l’airone. Un cinerino con apertura alare enorme viene spesso a poggiarsi sugli alberi più alti del nostro parco che fanno ombra all’unica sdraio, la mia, della piscina esterna che ora, vuota e svuotata, sembra ancora più grande. Nel giardino intorno alla piscina e nel parco adiacente i cespugli di gelsomino e di piante odorose, gli alberi, i roseti, assieme a erbe e fiori spontanei esplodono di vita, colori e profumi; invadono le pietre e si appropriano del barbecue… il parco, così, non appare incolto, ma semmai un po’ selvatico, non calpestato e non addomesticato dai giardinieri, risulta solo più naturale.
Mai come ora il parco del ritz e io ci viviamo in rispettoso silenzio. Niente giardinieri lui, niente parrucchieri io. In realtà decidendo 10 anni fa di non farmi più la tinta, oggi ho una testa di capelli grigi che fa molto tendenza. Più o meno contemporaneamente avevo smesso di voler essere una donna riccia così ho sospeso la permanente e sono rimasta con i miei capelli belli dritti come spaghetti. A un certo punto, infine, 3 anni fa è andata in pensione la Fiorella, storica parrucchiera del ritz. Anche questo servizio in albergo aveva fatto il suo tempo: le nostre clienti aspettavano solo la vacanza termale per restare con l’accappatoio logato e le ciabattine di spugna tutto il giorno. Così, direi naturalmente, ho perso l’abitudine di andare ogni tanto a farmi la piega o a regolare il taglio… insomma, il lockdown ha eliminato definitivamente la parrucchiera dalla mia vita. Nei 6000 mq di verde, armata di portatile, cellulare, astuccio e moleskine, ho preso il sole come non mi capitava da anni e, tra la terrazza del quinto piano e il parco, con la colonna sonora degli uccellini, sia sopra che sotto, sia di pancia che di schiena, ho già una tintarella invidiabile. Non ho un contapassi e non uso, per prudenza, l’unico ascensore rimasto attivo, se per qualche ragione restassi bloccata dentro mi ritroverebbero chissà quando, così, tra andare dal quinto al piano terra e viceversa, dalla hall al parco, dalla cucina alla portineria, sono piuttosto in forma grazie a questo mio turismo interno di spostamenti quotidiani.
Mi piace molto l’ottimismo del post di oggi, trasmette la tua grinta e l’acutezza necessaria a vedere il lato positivo in ogni situazione.
Ora però attendo con ansia il post sull’armadio segreto che custodisce le cose dimenticate dai clienti nel corso degli anni!
Gloria è un po’ come una montagna russa: momenti di up e momenti di down. Le cose dimenticate meriterebbero una rubrica a parte: non puoi sapere cosa hanno dimenticato tutte quelle persone che in tanti anni hanno soggiornato a lungo al ritz in una vacanza, che è spesso un momento liberatorio. Per te, e solo per te, un’anticipazione: dal vibratore di una coppia tedesca piuttosto agée alla dentiera di non ricordo più chi, passando per bastoni da passeggio, vestiti improbabili e carica-cellulari come piovessero.
Ti abbraccio nella speranza di rivederti presto.