“L’aforisma è come l’asparago: il buono è nella punta.”
Roberto Gervaso
Aprile ci porta un altro prodotto d’eccellenza Veneto: l’asparago bianco.
Gustosi, teneri e ricchi di benefici per il nostro organismo, gli asparagi non mancano mai nelle tavole di primavera. Ogni provincia veneta ha la sua varietà: Vicenza con gli asparagi bianchi di Bassano, Treviso con gli asparagi di Cimadolmo e infine Padova e Venezia coltivano gli asparagi di Badoere.
Originario della Mesopotamia (Asia occidentale), sono gli antichi Egizi a diffonderlo nel bacino Mediterraneo, mentre cresceva già come pianta spontanea in Europa meridionale. Sono stati rivenuti manuali degli antichi Romani riguardanti la coltivazione risalenti al 200 a.C. Continuando poi in epoche più recenti, dal XV secolo ne inizia la coltivazione in Francia, poi in Inghilterra nel XVI secolo e successivamente in Nord America dove i nativi lo essiccavano per usi officinali.
Oggi Francia, Germania e Italia sono i più grandi produttori di asparagi e, per quanto ci riguarda, in Veneto molte varietà hanno ottenuto il marchio IGP e DOP. Su come siano arrivati nella nostra amata regione ci sono due leggende:
- Si dice che Sant’Antonio da Padova, tornando dall’Egitto e per compiacere il terribile Ezzelino da Romano, seminò alcuni semi nella zona di Bassano del Grappa.
- Si parla di un ritrovamento casuale da un contadino bassanese nel XVI secolo. Dopo una forte grandinata si rovinò la parte esterna alla terra e l’uomo decise così di raccoglierli e mangiarli, rendendosi così conto di quanto gustosi erano.
Gli asparagi bianchi sono ricchi di fibre e poveri di calorie. Appartengono alla famiglia delle Liliacee, sono di una varietà pregiata che viene coltivata sotto cumuli di terra, protetti dal sole con teli e la lavorazione è rigorosamente manuale.
Gli asparagi bianchi di Bassano DOP vengono coltivati in 10 comuni del bassanese e hanno come particolarità un colore rosato, un sapore dolce-amaro e una consistenza tenera e mai legnosa. I produttori osservano regole molto rigide supervisionate dal Consorzio di Tutela dell’Asparago Bianco di Bassano costituitosi nel 1980.
Gli asparagi bianchi di Cimadolmo vengono coltivati nei territori lungo il fiume Piave, nella provincia di Treviso e sono completamente bianchi, con un profumo fresco e delicato, teneri e con un sapore dolciastro. Nel 2006 nasce “La strada dell’asparago”, un’associazione di produttori, ristoratori e istituzioni del Comune di Cimadolmo e limitrofi.
“Sparasi e ovi”, risotto agli asparagi, frittata di asparagi e così via: dal primo al dolce si trovano preparazioni di tutti i tipi.
Dopo aver pulito e lesso gli asparagi, ecco che si presentano con uova sode e burro o con la famosa bassanese:
4 uova finemente tritate in una ciotolina e mescolate a 6 cucchiai di olio extravergine di oliva e 4 cucchiai di aceto di vino bianco, sale e pepe quanto basta ed ecco la salsa più famosa del Veneto per accompagnare gli asparagi bianchi.
All’AbanoRitz siamo decisamente più per le preparazioni salate e amiamo proporre gli asparagi al nostro ristorante White Gloves, ma siamo anche noi incuriositi dall’idea di un dessert a base di asparagi e quindi ecco a voi la ricetta per un creme caramel “asparagioso”.
INGREDIENTI
- 1 uovo intero
- 2 tuorli
- 1 stecca di vaniglia
- 75 g di zucchero di canna
- 200 g di panna fresca
- 200 g di polpa di asparagi di Bassano Dop
- frutti di bosco (more, lamponi, fragole)
- sciroppo di sambuco
- caramello
- foglioline di menta e melissa
PREPARAZIONE
- Tagliare a rondelle i gambi degli asparagi e lessarli tenendo da parte le punte che verranno cotte in un secondo momento per utilizzarle come guarnizione.
- Frullare asparagi, uova, zucchero e vaniglia.
- Versare nel fondo dello stampino il caramello e poi riempire con il composto precedentemente preparato.
- Coprire gli stampini con della carta stagnola e infornare per 40 minuti a 85°.
- Lasciare raffreddare in frigorifero per circa 3 ore e impiattare con le punte degli asparagi, zucchero di canna e frutti di bosco.
