Gli alberi si spogliano e si colorano di arancione

“L’arancione è il colore più felice.”

Frank Sinatra

Con l’inoltrarsi dell’autunno, gli alberi si spogliano a poco a poco la natura si colora di magnifiche calde tonalità. Tra queste l’arancione, colore caldo tra il rosso e il giallo, associato alla vitalità, all’energia, all’ottimismo e al sole. Non a caso, nella cristalloterapia è utilizzato contro la depressione in quanto si ritieni aiuti a rendere le persone più ottimiste ed estroverse.

L’arancione è il colore del caco, anche chiamato “Loto del Giappone” per le sue origini e per la sua presentazione: solitamente aperto a spicchi come un fiore di loto, per l’appunto. Il caco è il frutto dell’omonimo albero che arrivò in Europa verso la fine del Settecento dal continente Asiatico. Inizialmente era usata solo a scopo ornamentale, ma Francia e Italia dopo un paio di secoli iniziarono la coltivazione diventando tra i primi produttori.

Uno dei tanti nomi dati a questa pianta è quello di “albero della pace” in quanto, nell’agosto 1945, alcuni esemplari sopravvissero al bombardamento di Nagasaki.

È una pianta facile da coltivare e dai molteplici benefici, tanto che un altro dei nomignoli conosciuti è quello de “l’albero dalle 7 virtù” per i motivi che vi elenchiamo qui:

  • È un albero molto longevo
  • Dona una vasta ombra pronta a offrire un piacevole ristoro
  • Gli uccelli vi nidificano volentieri
  • È inattaccabile dai parassiti
  • Decora l’autunno di magnifiche sfumature giallo-rosse con le sue foglie
  • Il legno prodotto è un perfetto combustibile
  • Le foglie cadute sono un efficace concime per il terreno

Il frutto del caco contiene molto potassio, beta-carotene, criptoxantina e una buona dose di vitamina C. Essendo molto energetico, è consigliato ai bambini, agli sportivi e a chi sta attraversando un periodo di stanchezza. È molto utile a chi soffre di malattie legate al fegato e ha proprietà lassative e diuretiche.

Il caco è di due tipologie principali: il caco-vaniglia (anche conosciuto come caco mela), zuccherino e con la polpa compatta e soda, e il caco “ragno”, particolarmente adatto per le regioni più calde.

Noi all’AbanoRitz serviamo quotidianamente il caco “ragno” del nostro territorio: aperto a fiore di loto con o senza gelato oppure frullato su un letto di mousse di mascarpone. Ottima è anche la cheesecake al cucchiaio con una base di amaretti tritati con della crema di marroni e poi il caco frullato con un pizzico di cannella. Di ricette ce ne sono a non finire.

Ed eccovi una piccola curiosità: secondo le tradizioni popolari, è possibile prevedere come sarà l’inverno attraverso i semi del caco. Lo si divide in due verticalmente e si guarda la forma del germoglio al suo interno:

  • Forchetta: avremo un inverno mite, poco nevoso;
  • Coltello: sarà un inverno tagliente, con freddo intenso, vento e poca pioggia;
  • Cucchiaio: avremo un inverno mite ma nevoso.

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