Baccalà alla vicentina – buono di sera e di mattina!

Il titolo riporta un tipico detto veneto che è forse meno popolare dell’espressione: sei un baccalà!
Da Nord a Sud del Bel Paese se diciamo baccalà o stoccafisso si apriranno ricettari di ogni sorta! Il merluzzo essiccato viene comunemente chiamato stoccafisso, quello sotto sale invece baccalà: stiamo quindi parlando di due metodi di conservazione. Il merluzzo ha realmente cambiato la dieta di molte popolazioni grazie alle sue ottime caratteristiche nutrizionali: tanto i merluzzi atlantici quanto quelli mediterranei sono utilizzati sia freschi, e lo si trova dappertutto già sfilettato, che trasformati nelle due varianti. È curioso ricordare che stoccafisso è l’italianizzazione della parola nordica stockfish ossia pesce bastone che la leggenda racconta fosse il cibo degli antichi guerrieri vichinghi. La qualità cosiddetta “ragno” è la più rinomata e per farlo “rinvenire” il metodo migliore è tagliarlo a pezzettoni e immergerlo in acqua corrente per almeno 48 ore, quindi pulirlo e cucinarlo a piacere. Da noi- all’AbanoRitz– solitamente di venerdì si cucina alla vicentina. Classico piatto della tradizione veneta a base di stoccafisso, cipolle, acciughe, latte, a volte con un po’ di formaggio stagionato grattugiato, è considerato il piatto di Vicenza per eccellenza.

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