Vanità o esigenza?
Vaginoplastica, nuove frontiera della chirurgia plastica
Sono sempre di più le donne, con un’eta compresa tra i 16 e i 30 anni, che decidono di ricorrere a interventi di chirurgia plastica vaginale. Un trend in aumento, soprattutto oltre oceano negli Stati Uniti, dove i professionisti del settore dichiarano candidamente che oltre ad essere in aumento, (l’incremento nel 2014 secondo l’ASAP (società americana per la chirurgia plastica estetica) è stato di quasi il 50% rispetto al 2015), gli interventi sono richiesti da una platea di donne sempre più giovani.
L’intervento dura meno di mezz’ora e viene svolto in anestesia locale, molto richiesto è quello alle piccole labbra, la cosiddetta “labioplastica” per rimuovere l’eccesso di pelle e mucosa.
Sedicenni, come trentenni, richiedono un modellamento della propria vagina, motivate fondamentalmente dall’esigenza, se così si può definire, di poter indossare tranquillamente indumenti quali costumi da bagno o pantaloni da yoga.
Jennifer Walden, chirurgo plastico estetico e portavoce dell’ASAPS, al Daily Mail Online ha sottolineato che non è la “vanità” il principale motivo per cui giovani donne decidono di intraprendere il percorso della vaginoplastica. Sono molte le donne che, dopo una o più gravidanze, richiedono l’intervento avendo una vagina molto dilatata. Dilatazione che può far insorgere problemi di igiene e disagi nella vita sessuale o imbarazzo nell’indossare indumenti stretti. Altro ambito riguardante la vaginoplastica è la “Augmentation Labioplasty” che permette un aumento di volume delle grandi labbra che si presentano poco carnose, oppure l’imenoplastica che riaccosta i margini in maniera da ridare continuità all’imene.
Ma non è solo un target prettamente giovanile quello orientato alla vaginoplastica: esistono casi di over 70 che si affacciano a questo ambito per ovviare a problematiche come la lubrificazione vaginale.
I costi delle operazioni non sono proibitivi e variano dai 1000 ai 5000 euro a seconda dell’intervento al quale si desidera sottoporsi.