Un omaggio alla storia dell’AbanoRitz e un particolare tributo ai coniugi Poletto per la delicata arte dell’ospitalità.

Riprendere a scrivere in queste pagine del BLOG è una vera emozione, ma l’evento è importante per me: grazie ad accadimenti fortuiti è stato recuperato il girato di un prestigioso premio per il turismo e l’ospitalità consegnato a mia madre e mio padre a fine anni 70.  Nelle Teche RAI è stata ritrovata la ripresa del premio internazionale “La Madonnina” a Milano, in cui i miei genitori ritiravano il prestigioso riconoscimento per l’ AbanoRitz. E, nel rivederli, il ricordo è riaffiorato e con lui la memoria. Così ho ripensato a quella importante massima che diceva: senza memoria non c’è futuro.

La differenza tra ricordo e memoria è sottile ma significativa. La memoria è un processo cognitivo complesso. Il ricordo, invece, è un’esperienza soggettiva legata alle memorie personali, è un particolare frammento di informazione – l’espressione soggettiva- che viene recuperato dalla memoria portando alla creazione di un’esperienza personale legata al passato. La memoria è come un vasto archivio che custodisce i momenti della nostra esistenza. È una biblioteca silenziosa che conserva le storie della nostra vita, immagazzinando emozioni, sensazioni e immagini come pagine di un libro infinito. D’altra parte, il ricordo è la singola pagina intrisa di emozioni. È l’istante in cui una particolare nota della nostra vita si fa sentire in modo vivido.

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