Arriva nei cinema la trasposizione cinematografica del volume auto-biografico dello scrittore e giornalista Tiziano Terzani: “La fine è il mio inizio“.
Uno dei grandi saggi e italiani cosmopoliti del nostro secolo è sicuramente Tiziano Terzani che ha fatto del contatto con l’oriente uno stile di vita fino a immergersi completamente nelle filosofie di quei popoli che per tanti anni aveva raccontato da corrispondente per Repubblica e Corriere della Sera.
Il film, come anche il libro, raccontano di come, alla fine della sua vita, Tiziano Terzani decida di chiamare a sé il figlio Folco che lavora e vive in America, a New York. Lo scopo è quello di raccontargli la sua vita. Il grande viaggiatore vive in Toscana con la moglie. Il racconto della sua vita inizia dalla giovinezza a Firenze, i tre decenni vissuti da corrispondente all’estero, in Asia, e gli anni difficili della malattia, la scoperta del cancro.
Seguirà il suo più grande viaggio in Oriente, che lo porterà ad aprirsi alle esperienze spirituali di quei luoghi vivendo per tre anni accanto ad un saggio sull’Himmalaya conquistandosi una serenità d’animo che lo porterà a congedarsi dalla vita senza rammarichi.
Sicuramente una delle menti e delle anime più illuminate del nostro secolo che le esperienze di vita hanno forgiato rendendolo capace di sanare lo spirito e di accettare l’inevitabile con la pacatezza e la pace necessarie.
Tutto questo è stato Tiziano Terzani e oggi questa biopic (racconto cinematografico della vita di un personaggio) rende omaggio alla sua memoria.