Donne e ambiente: la storia del Cork e del riciclaggio del sughero

Ve li ricordate i famosi zatteroni degli anni ’70? Si tratta di sandali proposti dalla moda in quegli anni costituiti da un’altissima suola di sughero. Oggi stanno tornando di moda. Ma qui vogliamo parlare di ecologia e di barca a vela.

"Save Cork"Il sughero è prodotto dalla corteccia di particolari querce che sono coltivate al sud della Francia, in Corsica, in Sardegna e in Spagna. Il sughero è un materiale estremamente ecologico, poiché non prevede l’abbattimento di nessun albero per la sua produzione. Anzi, la foresta di querce da sughero che serve a crearlo contribuisce all’abbattimento di CO2 nell’atmosfera.

Inoltre il sughero è un materiale altamente riciclabile. Sempre negli anni 70 fu varato un progetto per una barca a vela costruita da una famiglia triestina e chiamata Cork (turacciolo in inglese). L’interno del Cork fu costruito con pannelli in agglomerato di sughero da 30 mm: un’idea innovativa per quel periodo.

A distanza di circa 40 anni dal varo del Cork un gruppo di amici ha deciso di mettere insieme le forze per salvare uno dei capolavori dello Yachting mondiale e farlo navigare nel Mediterraneo. Per partecipare all’iniziativa sarà sufficiente associarsi a Save Cork.

E qui arriviamo all’iniziativa ecologica per reperire i fondi per il restauro dell’imbarcazione: si tratta di un cuscino chiamato Savecork P-LOW. Imbottiti in granulato di sughero proveniente dalle foreste delle Lande (Francia), completamente riciclabile e naturalmente impermeabile, anti-acaro, ipoallergenico, anti-traspirante igienico, garantisce un ottimo isolamento. SAVECORK P-LOW, ottimo per dormire sonni naturali e confortevoli è disponibile in tre misure differenti e ha un rivestimento in cotone 100%, lavabile a secco o in lavatrice a 30°.

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