Archiviato il Berlusconismo che fine ha fatto il movimento femminile di Senonoraquando che aveva scosso le coscienze femminile di milioni di donne italiane portandole in piazza e contribuendo a denunciare la porno-politica maschilista del passato governo? Se lo chiede su D di Repubblica Camilla Gaisaschi.
Si scopre così che il movimento, lungi dall’essere morto e sepolto, continua la sua lotta contro il sistema anti-femminile che vige oggi in Italia.
Si raduneranno, le donne di Senonoraquando, tutte a Milano il 14 Aprile per parlare di un tema importante: la rappresentanza delle donne in politica.
Nel contempo urge l’esigenza di una coordinazione maggiore tra i promotori dell’iniziativa e le rappresentanti dei comitati territoriali per dare più ampio respiro al movimento e farne una struttura orizzontale in modo tale che le decisioni non siano più verticistiche ma comuni.
Il tema della rapprentanza femminile in politica aveva solcato le prime pagine dei giornali giusto qualche settimana fa, quando il Presidente della Repubblica, a proposito di un suo successore, aveva spiegato che forse i tempi non erano ancora pronti per un Presidente donna.
Fatto sta che ancora una volta le politiche per le pari opportunità soprattutto per ciò che riguarda il lavoro si stanno mettendo da parte.
In gioco, dice Elena DeGiorgio, c’è il futuro del movimento. Trasformarlo dall’attuale frammentarismo associativo a interlocutore politico delle istituzioni è nelle intenzioni delle fondatrici.
Intanto però altri movimenti si stanno muovendo per assumere l’importante incarico di farsi promotori delle sensibilità ed esigenze femminili come “Pari o Dispare” che al lavoro ha dedicato l’ultimo incontro.
Cosa ne pensate voi? Questi movimenti dimostrano di lasciare il tempo che trovano o pensate che possano essere fondamentali per i cambiamenti della situazione femminile in Italia?
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