L’omicidio stradale diventa un reato severamente punito
Ritiro della patente e reclusione fino a 12 anni.
Sono queste alcune delle sanzioni previste per i casi di omicidio stradale
L’omicidio stradale diventa reato e dopo l’approvazione della Camera torna al Senato per la valutazione finale. Si consegue un così un nuovo traguardo a favore della sicurezza stradale e della maggiore tutela dei cittadini, due argomenti che avevano già portato ad incrementare i controlli in materia assicurativa, introducendo delle pesanti sanzioni per i trasgressori. Per questa ragione nel corso degli ultimi mesi è aumentato l’uso di dispositivi elettronici in grado di verificare il tempo reale la posizione assicurativa di un veicolo, semplicemente attraverso i numeri della targa
Omicidio stradale: ecco le principali novità
Se non ci saranno ulteriori complicazioni, la legge sull’omicidio stradale sarà attiva già entro l’anno e amplierà di conseguenza le forme di tutela e le possibilità di risarcimento in caso di danni provocati da veicoli non assicurati o non identificati, due priorità al momento offerte solo dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, amministrato dalla Consap, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, che risarcisce i danni subiti da persone e veicoli.
La priorità della nuova proposta di legge è infatti punire con sanzioni adeguate tutti coloro che provocano danni e vittime mettendosi alla guida di veicoli in condizioni critiche e di potenziale pericolo. Le sanzioni si fanno ancora più severe per coloro che vengono sorpresi con tassi alcolemici superiori ai valori consentiti, sotto l’effetto di droghe o per chi supera i limiti di velocità e compie manovre rischiose, come i sorpassi azzardati o con il semaforo rosso.
Quali sono le conseguenze in casi di lesioni?
La nuova proposta di legge prevede pene più severe anche gli incidenti che provocano lesioni di varia entità. Le pene possono toccare anche i 3/5 anni per le lesioni gravi e i 4/7 anni per quei casi considerati particolarmente rischiosi per la sopravvivenza delle vittime. Anche per gli incidenti con lesioni provocati dall’abuso di alcool e droghe si dilatano, infatti i tempi di reclusione possono anche raggiungere i 4 anni.
Casi di fuga e omissione di soccorso
I casi di incidenti con omissione di soccorso rappresentano uno degli aspetti più delicati dell’intera questione. Infatti il nuovo disegno di legge non solo introduce pene più severe, ma prevede anche il ritiro immediato della patente e la reclusione in carcere anche per più di 10 anni. Tra le novità rientrano le nuove procedure per la risoluzione di casi particolarmente gravi e difficili da risolvere con la possibilità di effettuare il prelievo coattivo di campioni biologici, utili per determinare il dna dei sospetti colpevoli. Le pene si alleggeriscono se l’incidente avviene anche per colpa della vittima, ma questo sarà determinato in base ai singoli casi.