Agevolazioni, sospensione delle rate, tasse e Iva sui mutui casa secondo la Legge di Stabilità 2015
Sia per quanto riguarda la cura della casa che per le spese relative alla manutenzione e ai consumi relativi, sono le proprio le donne a preoccuparsi della gestione domestica, da un lato, confrontando le tariffe delle utenze di luce e gas e, dall’altro, informandosi su come calcolare la rata del mutuo, per non rischiare di ritrovarsi in rosso a fine mese.
Proprio a proposito della casa, dopo un mese di scadenze come quello passato, con l’inizio dell’anno è inevitabile doversi riorganizzare in vista delle novità legislative. Con la Legge di Stabilità 2015 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014 e in vigore dal primo gennaio, infatti, il mutuo casa, le tasse e le agevolazioni relative subiscono delle modifiche che è importante conoscere per gestire al meglio la propria casa.
Innanzitutto, ecco provenire dall’Agenzia delle Entrate una circolare, la 31/E, che definisce i termini per uno sconto fiscale sull’Iva al 4% in caso di acquisto della prima abitazione. Il mutuo casa sugli immobili abitativi non appartenenti alle categorie del lusso, a/1, a/8 e a/9, sembrerebbe essere, quindi, più conveniente. Il momento potrebbe essere quindi propizio per le famiglie e le coppie decise a comprare casa.
Qualora si possedesse già un immobile e si avesse attivo un mutuo casa, sono le novità su Imu e Tasi a risultare più interessanti. Diversamente da quanto previsto, ad esempio, la local tax che avrebbe dovuto unire le due tasse non entrerà i vigore e le imposte municipali continueranno a esistere affiancate dalla Tari. Fortunatamente l’aumento dell’aliquota Tasi è attualmente congelato e definito nel tetto massimo del 2,5 per mille, invece che del 6 per mille.
Per chi si trovasse comunque in difficoltà, nonostante le agevolazioni, la Legge di Stabilità predispone un piano di moratoria per il mutuo casa. Le famiglie colpite dai debiti bancari potranno infatti fare ricorso alla sospensione delle rate relative alla quota capitale dell’immobile fino al 2017. Rimane inteso che avranno accesso alla agevolazione soltanto i nuclei familiari che si trovino in situazioni di difficoltà come la perdita del lavoro o di un congiunto.
Articolo di Vanessa Aloise