Il microcredito potrebbe funzionare anche per l’Italia?
Il microcredito è una realtà nata negli anni 70 in Bangladesh e consiste nel prestito di piccolissime quantità denaro per lo più a donne per finanziare progetti sostenibili di micro-impresa. I risultati ottenuti con questo sistema di finanziamento non sono stati di arricchimento ma di cambiamento sociale con un aumento della qualità di vita delle persone che ricevevano il denaro e una progressiva diminuzione della povertà. Permette a moltissime donne e persone di vivere, consegnando loro al contempo dignità e umanità.
L’occidente non ha praticamente conosciuto niente di analogo. Il sistema di credito delle banche italiane men che meno.
A molti sarà capitato di leggere in questi giorni su Repubblica oppure online articoli che paragonavano la vita di Steve Jobs con un fantomatico personaggio italiano o partenopeo. Cosa sarebbe capitato se Steve Jobs fosse nato in Italia? Non avrebbe potuto fare nulla. La sua impresa si sarebbe arenata sui lidi della burocrazia o della mancanza di fiducia degli investitori (banche) in imprese giovani e con idee innovative.
Inutile raccontarcela. La grandezza del personaggio è in parte dovuta al sistema in cui ha saputo operare e che gli ha permesso di esprimersi. L’Italia ancora oggi tarpa le ali. Ma fa anche di peggio: fa aumentare la soglia di povertà delle famiglie, impedisce la formazione di nuovi nuclei, limita la crescita demografica e aggrava la disoccupazione.
Forse un modo per riequilibrare socialmente la situazione italiana è quella di promuovere procedure di microcredito. Per lo più le banche sociali o etiche in Italia sono organizzazioni no-profit. Ma una donna che aspiri al microcredito deve essere educata alla restituzione del denaro e non contare su un fondo perduto.
Ecco allora alcuni elementi per comprendere meglio questa struttura di credito:
Innanzi tutto un sito che si interessa principalmente di micro-finanza: http://www.microfinanza-italia.org/
Poi praticamente l’unica banca etica italiana di mia conoscenza che pratichi a livello nazionale e che non sia no-profit (http://www.bancaetica.it/). Una realtà presente a Padova da alcuni anni che consentirà a quanti vi si avvicinano di usare alcuni prestiti per costruire casa o una piccola impresa.
Questo è invece un nuovo social network dedicato alla sostenibilità: si chiama Zoes