C’è mancato poco perché una mamma vendesse i propri 2 figli di età inferiore ai 6 anni su E-BAY: bloccata l’asta ora la donna rischia di vedersi portare via i bambini.
Solo uno scherzo o la follia irresponsabile di una donna con tanto, tantissimo tempo da perdere? Decidetelo voi.
Noi vi raccontiamo la storia che avviene nella città del sud dell’Australia a Geelong, dove una madre, per scherzo, ha tentato di vendere i propri figli sul popolare sito di e-BAY dove, si sa, si può vendere praticamente di tutto. Lo scherzo ha avuto però vita breve. Le autorità e lo stesso sito di vendita online ha intercettato la vendita illegale e, dopo averla bloccata, è risalita all’identità della madre.
Interrogata dalla polizia, la donna si è difesa dichiarando di aver voluto fare uno scherzo. Le autorità l’hanno rilasciata ma hanno anche informato i servizi sociali. Inoltre hanno sconsigliato la popolazione di fare questo tipo di scherzi.
Insomma solo la stupidità di una madre che per gioco ha voluto provare a vendere i propri figli sulla rete. Sicuramente in giro ci sono madri irresponsabili, ma uno scherzo del genere, così di cattivo gusto, che significato ha? Ci deve spingere a riflettere sull’importanza di un maggiore controllo in rete? Come impedire che gli stupidi abbiano i loro momenti di gloria in questo modo?
Mi metto nei panni dei figli di quella madre che “per scherzo” ha deciso di venderli su e-bay: come si sentiranno? D’altronde in Inghilterra nel marzo del 2010 è avvenuto anche il contrario: in quella nazione un adolescente di 14 anni ha tentato di vendere la madre di 48 anni sempre su E-BAY. Il nome del ragazzo quattordicenne di Kieran McGowan. L’annuncio di vendita diceva pressapoco: “Casalinga, lavoratrice autonoma come parrucchiera, brava a cucinare e dallo strano gemito” vendesi con una base d’asta di 20 sterline. Il risultato è stato sorprendente: la madre è stata allo scherzo e hanno devoluto il denaro ad una causa benefica.
Che dire alle sciocchezze non c’è mai fine.
