Lei è una donna giornalista che ha collaborato per molte testate cartacee come “Il sole 24 ore” e “Il Fatto Quotidiano” e che ha collaborato con Report: si chiama Valentina D’Amico e ha presentato un documentario sulle Acciaierie dell’Ilva al primo festival Online di film documentario.
In questi giorni in cui si sente molto parlare di “Indignati” ci si dimentica che a Febbraio un milione di donne sono scese in piazza proclamandosi tali ed esprimendo il proprio dissenso nei confronti di un governo che gozzovigliava sulle spalle delle povere donne. Così, anche oggi, con questo documentario, Valentina D’Amico intende dare spazio e visibilità alle coraggiose mamme, mogli, sorelle e nonne che hanno combattuto e combattono perché l’ acciaieria dell’Ilva, la più grandi d’Europa, smetta d’avere anche il triste primato nazionale delle morti più alte sul lavoro e un inquinamento ambientale tanto elevato.
Racconta di loro, questo documento, “Le donne contro l’Ilva”. Racconta di una battaglia che ha trovato sfogo su facebook e che è stata condotta a Taranto da alcune donne che hanno deciso di lottare contro i poteri forti e l’arroganza dei dirigenti dell’azienda che mortificano la dignità umana e la seppelliscono sotto tonnellate di inquinament. Le immagini di pericolose nuvole rosse che si levano dalle ciminiere della zona industriale della città sono finite anche sui giornali oltre che in rete. Sono scese in piazza quest’anno anche per chidere mappe epidemiologiche per controllare il livello di agenti inquinanti.
Ma il documentario getta una luce nuova anche sui diritti dei lavoratori nel tempo del liberismo, in un sud dove essere occupati sembra diventato un lusso e dove per un lavoro onesto si è disposti a sacrificare tutto, perfino la vita.
Lasciamo a voi il diritto di critica e la possibilità di formarvi una vostra opinione. Guardate il video e dite la vostra.
